

Orphan

La tragica perdita del figlio deceduto prima di venire alla luce ha devastato Kate e John, mettendo in crisi il loro matrimonio e minando la fragile psiche di Kate. La donna è, infatti, tormentata da incubi e visioni legate al passato. Lottando per riconquistare una parvenza di normalità, la coppia decide di adottare un bambino e rimane profondamente colpita dalla piccola Esther, incontrata all'orfanotrofio locale. Ma quando Esther si trasferisce nella loro casa, un'allarmante serie di eventi inspiegabili si manifesta tanto da spingere Kate a credere che nella bambina ci sia qualcosa di sbagliato e che il suo aspetto angelico nasconda in realtà qualcosa di terribile .

La Warner Bros. e la Dark Castle di Joel Silver appoggiano l'uscita di "Orphan"
con i mezzi pesanti. Una potente campagna mediatica, mascherine della
protagonista distribuite ovunque, cartelloni pubblicitari di 6 metri,
tutto pur di massacrare il box office! Adottare un bambino?
Questo è l'ultimo pretesto per creare un thriller horror basato sulla
figura di un orfana sanguinaria ovviamente non di origine americana, ma
russa.
Nel frullatore: una madre alcolizzata, un marito troppo buono, problemi
di comunicazione, una figlia sordo-muta, un'altra morta prima del parto
e "piantata" in giardino... il tutto ambientato in una casa isolata su
un lago ghiacciato!
Una serie d'idee per giustificare, se possibile, l'azione e la
conseguente serie di gambe rotte, ossa spezzate, accoltellamenti,
spruzzi di sangue, case incendiate: unico scopo (dichiarato o no) del
film. Gli altri messaggi subliminali sono la lotta all'alcool e il
razzismo. L'orfana è una splendida bambina educata e gentile che
dipinge dei quadri bellissimi e cerca di compiacere i nuovi genitori in
tutti i modi... al calare delle tenebre però, anche la bambina rivela il
suo lato peggiore. Un film d'ottima fattura tecnica, con il regista
catalano evidentemente contento del risultato: una perfetta macchina da
box office e un personaggio studiato nei minimi dettagli in perfetta
sintonia con lo stile hollywoodiano.
Ci si sofferma a riflettere sul fatto che altri registi di grande talento come Alejandro Amenabar,
per esempio, introducono qualcosa di nuovo nel cinema americano e ne
ottengono produzioni di più alto livello tecnico e una distribuzione a
tappeto, rimanendo però sempre fedeli a sé stessi e restando ben
ancorati ad uno stile "spagnolo", un'impronta culturale che li
differenzia dai "tanti".
"Orphan"
è un film che funziona, spaventa e tiene incollati alla poltrona per
123 minuti, cosa non da poco. Per gli amanti del genere è sicuramente
una delle migliori uscite dell'anno. Per gli amanti del cinema è un
film freddo e dai contenuti opinabili.
La pellicola sarà distribuita nei cinema a partire dal 16 ottobre.
Per saperne di più
Guardate il trailer del film