Il primo Natale
Il film racconta la storia di Salvo e Valentino, un ladro e un prete, che si ritroveranno a fare un viaggio nel tempo, fino all’Anno Zero. In questo viaggio, avranno a che fare con tanti personaggi incontrati lungo il cammino, tra cui un inedito Erode interpretato da Massimo Popolizio.
VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Il primo Natale
GENERE
NAZIONE
Italia
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Medusa
DURATA
100 min.
USCITA CINEMA
12/12/2019
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2019
di Mattia Pasquini
Continua l'excursus di Salvo Ficarra e Valentino Picone nel cinema sociale, ovviamente a modo loro… Con Il primo Natale - sesta regia della coppia - i due scelgono di anticipare le uscite delle feste, invadendo le sale con una favola fantasy a cavallo tra passato e presente che gioca con il genere e punta a far riflettere, almeno nelle intenzioni. E che dichiaratamente racconta il tentativo di salvataggio di Gesù bambino da parte di un ladro ateo e di un prete forse troppo convinto.
L'idea qui sviluppata, in realtà, nasceva addirittura prima del loro precedente L'ora legale, ma in quel momento era più urgente raccontare i mali atavici di una Sicilia e un'Italia abbandonati all'egoismo dei suoi abitanti. Non che molto sia cambiato, ma tanto vale provarci. Un po' quel che sembrano voler fare in questo caso, probabilmente contando sul fatto che A Natale siamo tutti più buoni, si dice…
Il film si apre infatti con una sequenza inattesa di immagini drammatiche. Migranti, senzatetto, profughi, vittime dei tanti conflitti che continuano nemmeno troppo lontano da casa nostra: ultimi, in definitiva, dei quali - veniamo ammoniti - "ci siamo dimenticati". Ma il tono cambia subito, e si torna a ridere dello stile a tratti caustico a tratti ingenuo che li ha resi famosi negli ultimi 25 anni.
Il viaggio nel tempo, che li riporta nell'Anno Zero, ha molti illustri predecessori, più o meno esplicitamente citati, ma qui resta solo uno strumento per trasmettere dei messaggi non banali. Inutile chiedere di più. Sarà interessante semmai vedere la reazione di tanti credenti alle bacchettate che arrivano qui e lì sull'utilità della preghiera e sull'importanza dell'azione. Ma a chi saprà andare al di là della difesa dogmatica di una certa tradizione potrebbero offrirsi utili spunti di riflessione e consigli pratici.
Siamo di fronte a un film di Natale, a una commedia per famiglie, a una nuova avventura di Ficarra e Picone e questo è quanto i loro fan troveranno in sala. Insieme - e questi sono forse gli elementi più importanti e notevoli in una produzione che segna un passo in avanti dei due dal punto di vista professionale e tecnico - alla scelta di location incredibili (soprattutto quelle marocchine) e a una fotografia che in più di una occasione salva il risultato, quella di Daniele Ciprì.