
The Walking Dead: la classifica delle sei stagioni, dalla peggiore alla migliore

Le stagioni di The Walking Dead dalla peggiore alla migliore
Mentre ci prepariamo a una nuova infornata di episodi di The Walking Dead, la cui settima stagione partirà a ottobre, è cosa buona e giusta guardarsi indietro per fare un bilancio della serie finora. TWD ci accompagna ormai da diversi anni tra alti e bassi, tra punte di angoscia e terrore di livello altissimo, scrittura raffinata a azione memorabile, e momenti di stanca o di fatica che però non ci hanno mai scoraggiato e spinto a smettere di seguire le gesta di Rick Grimes e compagni.
Per celebrare la serie tratta dai fumetti di Robert Kirkman e Charlie Adlard, abbiamo deciso di stilare una classifica delle stagioni, dalla peggiore alla migliore. Seguiteci...
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Stagione 4
Senza alcun dubbio la meno riuscita della serie, la quarta stagione è quella che più di tutte ha sofferto di un problema radicale di gestione degli episodi. A metà della terza stagione era apparso chiaro che la trovata di dividere ogni stagione in due tronconi stava producendo un effetto nefasto sull'equilibrio di TWD, con una prima metà e un finale mid-season efficaci e una seconda metà di transizione, poco interessante. Una struttura che si è ripetuta nella quarta stagione e ha raggiunto il suo punto più critico: dopo aver sconfitto (un'altra volta!) il Governatore, Rick e soci si sono ritrovati a vagare senza meta, e la serie con loro. Brevi sprazzi di qualità negli episodi finali – come “The Grove”, in cui Carol è costretta a uccidere la piccola Lizzie, impazzita a causa dell'apocalisse – non sono bastati a risollevare la stagione più debole di TWD.

Stagione 1
Ok, ha stabilito le regole e introdotto i personaggi di TWD, ma la prima stagione, sei episodi in tutto, è stata comunque ben poco soddisfacente e certamente troppo breve. E si è conclusa con una parentesi al CDC, il Centro Controllo Malattie, in cui Frank Darabont ha detto anche un po' troppo sulle origini dell'epidemia zombi, che invece nel fumetto non sono mai state affrontate.

Stagione 5
Vittima, come tutte le stagioni dalla terza in poi (sesta esclusa) della già citata struttura “doppia”, la quinta stagione è stata comunque in grado di risollevarsi, gettando le basi per l'apoteosi della successiva. Dopo un inizio incerto, in cui la parentesi di Terminus viene liquidata troppo in fretta e senza pathos, Rick e i suoi arrivano finalmente ad Alexandria – e le cose prendono una piega oltremodo interessante quando Rick dà di matto come mai prima.

Stagione 3
Dopo la promessa “Questa non è più una democrazia”, fatta da Rick al termine della seconda stagione, ci aspettavamo fuoco e fiamme. L'inclusione della prigione, centrale in una delle storyline più belle del fumetto, lasciava sperare in una stagione con l'equilibrio perfetto di approfondimento dei personaggi e azione. La stagione 3 mantiene in buona parte le promesse, anche se brucia troppo in fretta, in una manciata di episodi eccellenti, per poi ammosciarsi considerevolmente nella seconda metà. David Morrissey, nel ruolo del Governatore, aiuta a tenere alta la tensione grazie alla sua interpretazione perfettamente equilibrata tra lucidità e follia, e l'assalto finale a Woodbury funziona. Ma la conclusione non è né carne né pesce e ha aperto la strada alla minestra riscaldata della quarta stagione, con l'inutile ritorno del Governatore.

Stagione 2
Chiunque critichi la seconda stagione perché “si parla troppo” non ha capito la natura fondamentale del cinema di zombi così come inventato da George Romero. Si parla tanto, è vero, ma queste storie servono tanto a riflettere sull'animo umano, le nostre paure e ipocrisie, quanto a spaventare. E, siamo onesti, la seconda stagione spaventa in abbondanza: dalla prima puntata in cui il gruppo vaga alla ricerca dalla piccola Sophia, all'incontro con la famiglia di Hershel, alla morte di Dale (che rappresentava anche la morte della razionalità e dell'empatia umana) e alla morte e resurrezione di Shane, tutto nella seconda stagione è perfetto. Compreso il mid-season finale con la scoperta del destino di Sophia: un momento di televisione (e cinema) indimenticabile.

Stagione 6
La più recente stagione di TWD è anche la migliore di sempre. Finalmente, la serie si è scrollata di dosso le trappole della struttura doppia e ha imparato a gestirla, facendo funzionare bene sia il finale di metà stagione (l'assalto dei morti viventi ad Alexandria) che il season finale (l'arrivo di Negan). La galleria di personaggi non è mai stata così ricca e l'equilibrio tra la loro interazione e le sequenze action/horror mai così ben studiato. E finalmente è passato in maniera chiara il messaggio dei fumetti di Kirkman: TWD è una saga ottimista; non racconta la disfatta dell'umanità di fronte all'apocalisse, ma la sua incredibile capacità di rialzarsi anche di fronte alle peggiori catastrofi.

Aspettando la Stagione 7...
C'è da sperare che questo messaggio continui anche nella settima stagione, e molto probabilmente sarà così. Rick, Michonne, Daryl e compagni incontreranno nuove comunità, scopriranno un mondo più vasto e insieme combatteranno Negan e i Salvatori. La nuova stagione debutterà in USA il 23 ottobre e arriverà in Italia su Fox il 24 ottobre.