
Stranger Things 3, tutti i dettagli che forse ti erano sfuggiti (SPOILER)

Stranger Things 3, i particolari che non avevi notato
Stranger Things non è solo citazioni anni '80 per il gusto di infilarcele. Spesso quelle citazioni e quei riferimenti hanno un senso narrativo, rimandano a elementi della trama in maniera sottile. Ad esempio: vi era mai passato per la testa che tra i poteri del Mind Flayer e il centro commerciale di Hawkins c'è un legame metaforico?
Delle citazioni anni '80 di Stranger Things abbiamo già parlato su Stile.it.
Ora è tempo di parlare di altro. Da una parte i dettagli che rimandano ai temi chiave della stagione. Dall'altra quelli che aprono nuove strade verso la stagione 4. Perciò inforcate il binocolo come Steve Harrington e seguiteci...
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Colle Vento
Dustin menziona il nome con cui ha battezzato la collina su cui si trova il suo Cerebro (citazione degli X-Men) solo nella puntata finale, en passant. Perciò non stupisce che molti non lo abbiano notato. Il nome è Weathertop, Colle Vento, che è anche il nome del colle dove Aragorn e soci si rifugiano nel primo libro de Il signore degli anelli, La compagnia dell'anello, e dove Frodo viene pugnalato da uno dei Nazgul - e dunque "marchiato" stile Mind Flayer, se vogliamo.

Cosa danno al cinema?
La programmazione del multisala dello Starcourt Mall è stata scelta scrupolosamente dai Duffer. Non si tratta solo di vuote citazioni dei film usciti all'epoca, ma di rimandi sottili alla trama. Ad esempio: Stuff - Il gelato che uccide racconta di una sostanza spacciata per dessert gustoso, che in realtà si impossessa delle persone trasformandole in zombie. Nel fantastico mondo di Oz include dei personaggi chiamati "Wheelers", il cognome di Mike e Nancy. Fletch - Un colpo da prima pagina racconta di un giornalista (Chevy Chase) che indaga su un caso nonostante il suo capo gli abbia detto di lasciar perdere (come fanno Nancy e Jonathan). D.A.R.Y.L. parla di un ragazzino robot nato da esperimenti governativi (simile a Eleven). E, infine, Cocoon parla di alieni che vivono tra noi travestiti da umani.

Quali sono le intenzioni dei russi?
Sappiamo solamente che i russi hanno cercato, senza successo, di aprire un varco al Sottosopra in patria, prima di rendersi conto che era il caso di provare a Hawkins. Ma quali motivazioni abbiano non viene mai rivelato. E pare anche che abbiano una discreta fretta nell'ottenere risultati, dato che ad Alexei viene detto di avere a disposizione un anno per riprovarci dopo il fallimento in Russia. Ma perché? E com'è possibile che abbiano già un Demo-dog a disposizione, se non sono mai riusciti ad aprire un portale? A meno che non sia sopravvissuto dalla stagione 2.
Insomma il quesito resta aperto: i russi stanno cercando di raggiungere il Sottosopra per un motivo preciso. Ed è probabile che lo scopriremo nella stagione 4.

La gabbia di Erica
Forse una spiegazione sta nella scena in cui Erica trova, nella base dei russi, una grossa gabbia. Erica chiede a Dustin le dimensioni del Demogorgone, e viene lasciato intendere che la gabbia serva a contenere i mostri della dimensione parallela. Magari i russi intendono catturare - o clonare? - un esercito di Demo-dogs per scopi militari? Potrebbe avere senso.

Chi è l'americano?
Nella scena a metà dei titoli di coda dell'ultimo episodio, viene rivelato che i russi hanno un americano prigioniero. Verrebbe subito da pensare a Hopper, scomparso dopo aver disattivato il macchinario a Hawkins. Certo, il capo della polizia potrebbe essere stato catturato dai russi, ma è improbabile. Più facile che il prigioniero sia il dottor Brenner (Matthew Modine). I Duffer hanno già detto che Brenner è ancora vivo, nonostante le apparenze. Se così fosse, ecco spiegato come i russi sapessero del portale a Hawkins.

Povero Will
Nella prima stagione, tutti stavano cercando Will Byers. Lui, intrappolato nel Sottosopra, si trovava sostanzialmente nello stesso posto dei suoi amici, ma nessuno riusciva a vederlo. Nella terza stagione, Mike e Lucas hanno scoperto le ragazze. Dustin è ossessionato dai russi. Will resta dunque solo e isolato, essendo timido e più immaturo degli altri, o anche traumatizzato. In una scena, Mike e Lucas lo abbandonano per mettere in atto un piano che convinca Eleven a rimettersi con Mike. Will li vede uscire e cerca di convincerli a non lasciarlo, ma è come se non lo vedessero. Il povero Will ha fatto tutto il giro e, ora, è come se fosse tornato nel Sottosopra.

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Mind Flayer = Centro commerciale
Non è un caso se i fratelli Duffer hanno deciso di introdurre il centro commerciale Starcourt proprio nella stagione del conflitto finale con il Mind Flayer. Il centro commerciale è da sempre la metafora perfetta della zombizzazione operata dal capitalismo, e infatti George Romero ne ha fatto l'ambientazione principale del suo capolavoro Zombi (e in Stranger Things 3 viene citato Il giorno degli zombi). Il Mind Flayer ha un potere simile, quello di impossessarsi della mente delle persone. Ma non è tutto: il Mind Flayer ottiene il suo potere distruggendo e assimilando la gente di Hawkins, esattamente come il centro commerciale sta distruggendo la cittadina. Perché gli affari di Starcourt vanno a gonfie vele, ma il resto di Hawkins si sta trasformando in un deserto.
Certo, il Mind Flayer può anche essere inteso come una metafora del comunismo. Ma il sesto episodio, intitolato E pluribus unum, "Dai molti uno", rimanda al motto degli Stati Uniti d'America. Dunque i Duffer non sembrano riferirsi più di tanto ai russi, quanto al loro stesso paese e ai rischi dell'assimilazione dovuta al consumismo.