
Sesso, tradimenti, vendette: i dieci momenti migliori de Il trono di spade

I dieci momenti migliori de Il trono di spade
È la serie fantasy più amata e seguita, e sta per tornare. È Il trono di spade, creatura della mente di George R.R. Martin, lo scrittore che ha creato l'universo di Westeros nella saga letteraria Le cronache del ghiaccio e del fuoco, da cui HBO ha tratto uno dei fenomeni televisivi del nuovo millennio. Draghi, cavalieri dalle molte macchie, donne affascinanti quanto letali, re capricciosi e avventurieri senza scrupoli: il mondo di Game of Thrones è talmente ricco di sottotrame da ricordare una telenovela, in cui sesso e intrighi di potere si mescolano in egual misura per creare un prodotto in grado di titillare le fantasie più nascoste. In attesa della quinta stagione, in partenza in USA il 12 aprile, rivediamo insieme i momenti più esaltanti, disturbanti ed epici della serie finora. E ovviamente attenzione agli SPOILER.
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La decapitazione di Ned Stark
Il primo grosso colpo di scena della serie, almeno per chi non legge i romanzi. L'ingaggio di Sean Bean termina bruscamente nel nono episodio della prima stagione, quando Eddard "Ned" Stark viene decapitato per volere del perfido Joffrey, con la falsa accusa di aver ucciso re Robert Baratheon. Da lì nasce il meme su Sean Bean, condannato sempre a morire ovunque appaia.

La nascita dei draghi
Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) diventa la "madre dei draghi" nell'ultimo episodio della prima stagione, quando soffoca per pietà il morente marito Khal Drogo (Jason Momoa), uccide la strega che lo ha mandato in coma e ha ucciso suo figlio, e attraversa il fuoco che brucia entrambi i cadaveri e fa schiudere le uova di drago, suo regalo di nozze.

La battaglia delle Acque Nere
Il pretendente al trono Stannis Baratheon assedia con la sua flotta Approdo del Re. Ma non ha fatto i conti con il genio tattico di Tyrion Lannister (Peter Dinklage), Primo Cavaliere ad interim che guida il contrattacco ordinando di colpire la flotta con l'esplosivo Altofuoco. Succede nella nona puntata della seconda stagione, diretta dall'ottimo Neil Marshall. E' la prima volta che la serie tenta di eguagliare il cinema in ambizione.

Le nozze rosse
Bisogna stare attenti a non pestare i piedi degli alleati: Robb Stark (Richard Madden) lo impara poco prima di morire per mano di Walder Frey, offeso perché il re del Nord non aveva sposato una delle sue figlie come promesso. Il tutto nel corso di un banchetto di nozze nato proprio per porre rimedio alla gaffe. Insieme a Robb, nel nono iconico episodio della terza stagione muore anche sua madre Catelyn (Michelle Fairley). Gli Stark si assottigliano sempre di più.

La morte di Joffrey
Secondo episodio della quarta stagione: così, di punto in bianco, Joffrey (Jack Gleeson) viene avvelenato durante il suo banchetto di nozze e muore. Il giorno dopo grande festa sui social network: Joffrey era il personaggio più detestabile e detestato in assoluto.

Violenza e incesto tra fratelli
Che i fratelli Jaime e Cersei Lannister (Nikolaj Coster-Waldau e Lena Headey) fossero impegnati in una relazione sessuale incestuosa si sapeva. Ma è un'altra cosa vedere Jaime, ormai su un percorso di totale redenzione, violentare la sorella per vendetta SULLA TOMBA DEL LORO FIGLIO APPENA MORTO. La puntata, la terza della quarta stagione, scatenò un putiferio.

La morte di Oberyn Martell
L'ottavo episodio della quarta stagione è un esempio perfetto della narrazione beffarda di Martin: per tutto il tempo del duello tra Gregor "la Montagna" Clegane e Oberyn Martell (Pedro Pascal), siamo convinti che assisteremo alla vittoria di quest'ultimo, alla sua vendetta per la morte di sua sorella (violentata e uccida da Clegane) e alla liberazione di Tyrion (per cui combatte) dall'accusa di regicidio. Ma chi troppo vuole nulla stringe, e alla fine ci viene regalata la morte più cruenta vista in TV da un bel pezzo quando Clegane spiaccica il cranio di Martell con grande trasporto.

La battaglia alla Barriera
Jon Snow (Kit Harington) e i guardiani della Barriera affrontano l'esercito di Mance Ryder (Ciaran Hinds) in una battaglia epica che rivaleggia in proporzioni quella delle Acque Nere. E infatti dirige ancora una volta Neil Marshall. Giganti, mammut e chi più ne ha più ne metta.

La morte di Sandor Clegane
Sandor "il Mastino" Clegane (Rory McCann) era uno dei personaggi più violenti della serie, eppure il suo rapporto di amore e odio con Arya Stark (Maisie Williams) era uno dei punti alti della saga. Quando Sandor viene ferito mortalmente da Brienne nell'ultimo episodio della quarta stagione, chiede ad Arya di finirlo. Lei invece lo lascia a morire. E' un momento altissimo e fieramente ambiguo: non sapremo mai se Arya lo abbia fatto per vendetta o perché troppo affezionata all'uomo per dargli il colpo di grazia.

La vendetta di Tyrion
Basta con i soprusi e le umiliazioni: è quello che deve aver pensato Tyrion dopo essere stato liberato da suo fratello Jaime al termine della quarta stagione. Pronto a fuggire al di là del mare, Tyrion decide di fare una piccola deviazione per chiudere i conti in sospeso. Dopo aver ucciso la sua ex amante Shae, trovata nel letto dell'odiato padre Tywin (Charles Dance), affronta quest'ultimo... che trova seduto sulla tazza del water. Una freccia scoccata dalla balestra di Joffrey e vendetta è fatta.