
Serie TV, le dieci migliori del 2018 secondo Film.it

Sharp Objects
Dieci serie televisive. Le migliori del 2018, ve le raccontiamo nelle foto che seguono. Storie avvincenti, drammi ipnotici, commedie che hanno il coraggio di commuovere e grandi, grandissime interpretazioni.
Cominciamo da Sharp Objects, serie tratta dal romanzo di Gyllian Flynn e interpretata da Amy Adams nei panni di una reporter costretta a rivisitare la sua città natale da dove è fuggita per indagare su una serie di omicidi. Tornare a casa, però, vorrà dire anche fare i conti con i demoni del suo passato, gli stessi che nel tempo la hanno portata ad attaccarsi troppo alla bottiglia e hanno distrutto qualsiasi tentativo di instaurare relazioni intime.
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Nella nostra recensione abbiamo scritto che Sharp Objects è un biglietto di sola andata nell’oscurità della provincia americana. Un posto da cui come spettatori non torniamo indietro. La serie affascina e disturba: una volta accettato di accompagnare la protagonista nel suo viaggio, è impossibile abbandonarlo e non rimanere scottati.
Scoprite le altre nove serie televisive dell'anno sfogliando le immagini della galleria.

Altered Carbon
Dai romanzi di Richard K. Morgan, la sceneggiatrice di Shutter Island Laeta Kalogridis ha tratto un'epopea cyberpunk in cui è evidente ogni singolo centesimo speso. Netflix ha fatto le cose in grande, commissionando una serie ambiziosa, ricca di effetti speciali di qualità cinematografica e scenografie sontuose. Si rischia un po' il clone di Blade Runner nel primo episodio, ma poi Altered Carbon vira nel giallo e apre a una serie di temi – identità, umanità, etica della scienza – talmente complessi e affascinanti da far esplodere la testa. Il finale prelude a un coraggioso cambiamento mai visto in una serie TV. Sempre che si vada avanti con i successivi romanzi di Morgan.

Bodyguard
Sei episodi. Un binge facilissimo. Perché Bodyguard è un signor thriller. La paura del terrorismo e la paranoia che si vive costantemente a Londra vengono raccontate nella serie interpretata da Richard Madden nei panni di un sergente di polizia veterano di guerra afflitto da sindrome da stress post-traumatico. E messo in servizio come guardia del corpo del Ministro dell'interno, una donna la cui politica rappresenta tutto ciò che questo protagonista disprezza. Tra i due scoppierà un flirt che poi si trasformerà in qualcos'altro. E in tutto questo ci saranno pallottole da schivare e attentati dai quali uscire vivi. Per sopravvivere basterà capire di chi potersi fidare all'interno del governo. Missione impossibile.
I primi quattro episodi sono veramente splendidi. I due finali un po' più standard ma con la tensione sempre a garantita a pieno regime.

The First
Sean Penn astronauta che sogna di andare su Marte. La prima stagione di The First, però, rimane per lo più sul pianeta Terra e si concentra soprattutto sulle vite private degli astronauti. Persone che potrebbero perdere la vita sul lavoro in qualsiasi momento. Un pericolo che scuote le vite private di questi protagonisti, talvolta fino a farle crollare.
Creata da Beau Willimon, già papà di House of Cards, The First ha un ritmo altalenante ma viene salvata dalla performance solida di uno Sean Penn che è sempre un piacere vedere. Sulla Terra e su Marte.
La serie è attualmente disponibile su Tim Vision.

Hill House

Kidding - Il fantastico mondo di Mr. Pickles
Jim Carrey ci ricorda di essere un grande attore. E lo fa tornando a lavorare con Michel Gondry, regista che lo ha diretto nel cult Se mi lasci ti cancello. Sono passati quattordici anni da quel film, e adesso regista e attore raccontano un nuovo tipo di dolore in Kidding, commedia drammatica in cui Carrey è un papà sull'orlo dell'esaurimento. Un uomo buono che ha passato la vita a intrattenere i bambini con un programma televisivo. La morte di un figlio però lo fa precipitare nella depressione. La serie di Gondry racconta proprio il momento in cui il personaggio scende nella follia: il regista non perde il suo tocco poetico e un approccio visivo creativo che talvolta lascia a bocca aperta. Ma è Carrey il diamante dello show. Grazie alla sua performance siamo immediatamente in contatto emotivo con il suo personaggio. E ci struggiamo per lui.
Leggi la recensione di Kidding

Maniac
La miniserie di Cary Fukunaga (regista del primo True Detective e del prossimo Bond 25) è un animale strano. Interpretato da una delle più grandi star americane del momento, Emma Stone, e da uno dei migliori attori delle nuove generazioni, Jonah Hill, è un viaggio onirico in un'America parallela, dove la tecnologia non si è spostata troppo dagli anni '80, ma, contemporaneamente, la scienza ha raggiunto traguardi a noi ancora ignoti. Un mondo che già di per sé è interessante da esplorare, se poi ci aggiungiamo derive alla Philip K. Dick, realtà che si innestano su realtà, scienziati ingannati dalla loro hybris e amicizie che possono salvare, Maniac diventa un must, al netto di difetti che non possono non esserci.

Il metodo Kominsky
Michael Douglas e Alan Arkin si assicurano di farci tenere il sorriso tra le labbra, ma allo stesso tempo discutono dei dolori della vita, della paura della morte e ci mostrano come la vecchiaia sia una piaga della nostra esistenza. Ma la loro amicizia è una della soluzioni per affrontarla.
Piena di dialoghi brillanti, Il metodo Kominsky è una delle produzioni migliori viste su Netflix nel 2018. Sei episodi da venticinque minuti, un binge estremamente facile: lo brucerete tutto in una sera. E lo rivedrete ancora.

Narcos: Messico

Yellowstone
Kevin Costner pater familias di un western moderno. Yellowstone, serie ancora inedita in Italia, avvolge lo spettatore e lo cattura con la sua trama che a volte indugia fin troppo nelle dinamiche familiari, flirtando con toni da soap. E poi improvvisamente vira nel thriller d'ufficio ma anche sanguinario.
Un affascinante oggetto televisivo, scritto e ideato da Taylor Sheridan (regista e sceneggiatore de I segreti di Wind River e sceneggiatore di Hell or High Water). Costner è sempre un gigante, sin dalla prima scena in cui lo vediamo abbattere a malincuore un cavallo dopo un terrificante incidente stradale.