
Le serie TV che tutti gli attori hanno odiato interpretare

Due uomini e mezzo (2003-2015)
Il lavoro degli attori è quello di recitare, di farci credere che i loro personaggi siano grandi amici o acerrimi nemici. In una serie TV questo è molto importante, perché bisogna fidelizzare il pubblico soprattutto attraverso rapporti umani ben intessuti nella trama di uno show. Ma a volte è davvero difficile anche per loro mantenere l'illusione, soprattutto nei casi in cui l'atmosfera su un set sia davvero pessima...
E' il caso di Due uomini e mezzo, la celebre sit-come ideata da Chuck Lorre e Lee Aronsohn. La fuoriuscita di Charlie Sheen nel 2011 è entrata nella storia per la veemenza con cui attaccò Lorre (definendolo uno "stupido, stupido piccolo uomo"), cosa che lo portò al licenziamento. Ma forse non tutti ricordano che anche Angus T. Jones non era felicissimo del ruolo di Jake, e arrivò a invitare i membri della sua congregazione religiosa a non guardare la serie perché piena di "immondizia".
Scopriamo insieme le altre serie TV dalla difficile lavorazione...
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Gossip Girl (2007-2012)
Blake Lively e Chace Crawford devono la loro fama alla serie Gossip Girl, ma nessuno dei due ne va fiero. La prima ha ammesso che la serie fosse un grosso compromesso personale e si pente di non aver diffuso un messaggio migliore con essa. Crawford ha detto di aver lasciato la dignità "da qualche parte sul set" al termine della seconda stagione; all'inizio della terza "era completamente fuori dalla finestra".

Power Rangers (1993-1999)
La lavorazione della serie originale dei Power Rangers (Mighty Morphin Power Rangers) non fu una passeggiata per nessuno. Gli attori erano pagati poco (600 dollari a settimana, e ogni settimana erano due gli episodi girati) perché la serie era girata al di fuori delle regole sindacali americane; erano costretti a pronunciare dialoghi risibili senza poterli minimamente modificare; e David Yost, il Blue Ranger, arrivò a lasciare la serie perché, nel periodo in cui stava venendo a patti con la sua omosessualità, veniva costantemente insultato da produttori, sceneggiatori e registi.

The Brady Bunch Variety Hour (1976)
Celeberrimo perché entrato negli annali della peggiore televisione, questo tentativo di ripescare La famiglia Brady (che nella sua messa in onda originale non fu un gran successo) trasformando la serie in varietà durò solamente nove puntate. Eve Plumb, la Jan Brady originale, neanche volle farne parte e venne sostituita da Geri Reischl. Diversi attori hanno poi confessato di detestare lo show tranne Robert Reed, alias papà Mike Brady. Reed era anche l'unico che aveva odiato lavorare alla serie originale, e fu ben felice quando i produttori gli proposero l'idea di un varietà.

I ragazzi del sabato sera (1975-1979)
Tremenda la faida che si instaurò sul set de I ragazzi del sabato sera (titolo italiano di Welcome Back, Kotter, ideato per sfruttare il successo di John Travolta), dove il creatore e protagonista Gabe Kaplan e Macia Strassman (che ne interpretava la moglie) non si potevano vedere. Per anni la Strassman tentò di uscire dal contratto senza successo, perché trovava impossibile lavorare con Kaplan. Uno che "a volte è caldo, a volte gelido. Un giorno è il tuo migliore amico, il giorno dopo non ti parla". La faida tra loro divise anche gli altri attori in due fazioni.

ALF (1986–1990)
La celebre sit-com incentrata sull'alieno goloso di gatti fu un vero inferno, soprattutto perché, per animare il pupazzo di ALF, il set era cosparso di botole che il cast doveva evitare senza guardare in basso. Questo faceva sì che per girare un episodio ci volessero anche 25 ore, divise in due giorni. A quanto ha affermato la star Andrea Olson, molte delle tensioni sul set derivavano dal fatto che la sola e unica star fosse un pupazzo. Pare che Max Wright, che interpretava il padre di famiglia Willie Tanner, sia arrivato quasi ad attaccare il pupazzo di ALF per la frustrazione.

Grace Under Fire (1993–1998)
La comica Brett Butler fu protagonista di questa sit-com ABC basata sulla sua routine stand-up. Cinque stagioni ogni volta con uno showrunner diverso, perché a Butler aveva problemi di alcolismo (come il suo personaggio) ed era intrattabile. A un certo punto, Jon Paul Steuer, che interpretava suo figlio, fu costretto a lasciare la serie dai suoi genitori dopo che, a quanto si dice, la Butler si mostrò a lui nuda.

The Star Wars Holiday Special (1978)
Trasmesso da CBS all'apice della Star Wars Mania, poco prima delle Feste natalizie del 1978, The Star Wars Holiday Special è entrato nella storia della televisione come uno dei peggiori programmi mai realizzati. Al punto che George Lucas ha tentato di bloccarne l'ulteriore diffusione dopo l'originale messa in onda. Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher, che nello special apparvero brevemente, se ne vergognano ancora oggi. Hamill ha ammesso che inizialmente aveva rifiutato, per poi accettare solo quando Lucas lo convinse che il programma avrebbe mantenuto viva nella memoria collettiva la fiamma di Star Wars.