
Dieci ricordi da Holly e Benji

Holly & Benji, quanti ricordi
Sembra quasi incredibile pensare che, in un paese amante del calcio come l'Italia, uno dei miti infantili legati a questo sport provenisse dal Giappone. Quando il fumettista Yoichi Takahashi creò il manga di Capitan Tsubasa nel 1981, forse non si aspettava un tale successo a livello internazionale. Eppure Holly & Benji ha attraversato frontiere e conquistato culture diverse (persino in Iraq è un mito). Ma i ricordi si offuscano col passare del tempo: perciò ecco dieci dettagli della serie entrati nella leggenda, tanto per rinfrescarvi, e rinfrescarci, la memoria...
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La potenza dei colpi di Holly
C'è poco da stupirsi se Oliver Hutton ha poi fatto carriera in Brasile: già da ragazzino era in grado di eseguire rovesciate volanti e calciare la palla talmente forte da bucare la rete!

Benji Price, il portiere imbattuto
A tutti i portieri, anche i più bravi, capita di prendere qualche gol. D'altro canto senza gol non ci sarebbe il calcio. Eppure Benjamin Price, portiere della Saint Francis (e poi della New Team) ci rimane decisamente male quando lo sconosciuto nuovo studente Holly penetra la sua difesa. Prima di lui, lo vogliamo dire chiaro e tondo, nessuno aveva MAI segnato un gol a Benji. Pensate che partite noiose...

Il fortissimo (e fallosissimo) Mark Lenders
Diciamo la verità: se uno nella vita reale giocasse come Mark Lenders, attaccante della Muppet, sarebbe stato già espulso a vita dopo aver falciato e rovinato decine di avversari. Nel dorato mondo degli anime, Mark invece è uno degli eroi della serie, tormentato e scontroso ma in fondo un bravo ragazzo. Capace di un tiro diretto così potente (il Tiger Shot) da essere in grado di trascinare il portiere in rete col pallone...

Le parate di Ed Warner
E che dire di Ed Warner, portiere della Muppet e della Toho, esperto di arti marziali e in grado di darsi la spinta sui pali per effettuare parate volanti imbattibili?

I gemelli Derrick e la Catapulta Infernale
Nessuno però batteva James e Jason Derrick, attaccanti della Hotdog, e la loro Catapulta Infernale. Una supermossa talmente eclatante che i due si sentivano in dovere di gridarne il nome manco fossero i piloti di Mazinga.

Il doppio attacco di Holly e Tom Becker
Il mistero sul perché gli adattatori italiani abbiano chiamato la serie Holly & Benji permane tuttora, visto che Benji in realtà si vedeva pochissimo. Molto più centrale la figura di Tom Becker, con cui Holly formava la "coppia d'oro" del calcio giovanile nipponico. Insieme avevano inventato il Twin Shot, un colpo a due che creava un'illusione ottica, facendo moltiplicare il pallone e confondendo il portiere...

Il tiro ad effetto di Holly
Sviluppato grazie all'aiuto del campione Roberto Sedinho, mentore e allenatore privato di Holly, il tiro ad effetto (o "Drive Shoot") permetteva a Holly di imprimere una roteazione in senso orario e dall'alto verso il basso al pallone, facendogli cambiare traiettoria a mezz'aria.

Il Boomerang Shot di Tom Becker
Nella serie World Youth, sequel dell'anime classico, Tom Becker impara una nuova tecnica dopo aver scoperto il boomerang durante uno dei suoi innumerevoli viaggi (il padre era un pittore che amava girare il mondo). Applicando la tecnica del boomerang al calcio (come, non si sa), Tom crea il Boomerang Shot, un tiro ad effetto con cui è in grado di segnare una punizione aggirando letteralmente la barriera avversaria.

Il mistero della lunghezza del campo
Chi guardava Holly & Benji da ragazzino, ricorderà come i giocatori impiegassero minuti interi per attraversare il campo, e come spesso la porta avversaria apparisse oltre l'orizzonte. Bene, una ricercatrice italiana ha stimato, attraverso una serie di calcoli, che il campo doveva essere lungo 18 km e che, in ogni episodio, Holly e company dovessero percorrere circa 250 km con una velocità media di 180km/h!

Julian Ross, campione dal cuore debole
Ora si capisce perché il povero Julian Ross, difensore/centrocampista della Mambo malato di cuore sin da ragazzino, potesse giocare solo pochi minuti a partita!