
Dieci ottime serie TV di cui nessuno parla

L'uomo nell'alto castello
Ci sono serie sulla bocca di tutti e altre che, misteriosamente, pur avendo un seguito fedele non diventano mai un topic di discussione per la massa degli spettatori. Serie che, nonostante un buon successo, restano virtualmente di nicchia. Ma che sono ottime, meglio di altre ben più famose. Ecco dieci casi.
Partiamo da L'uomo nell'alto castello, serie originale Amazon Prime tratta da "La svastica sul sole" di Philip K. Dick. Ambientata in una realtà parallela in cui l'Asse ha vinto la Seconda Guerra Mondiale e gli Stati Uniti sono per metà nazisti e per metà sotto il dominio giapponese, la serie procede con un ritmo lento e uno stile ben preciso, che evoca perfettamente l'impossibile ambientazione anni '60. Rufus Sewell è un alto ufficiale nazi americano ben più complesso e sfaccettato di quello che appare, Alexa Davalos un'eroina tenace eppure normalissima. Quest'anno partirà la terza stagione, ma pochi ne parlano.
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The Americans
Questa serie incentrata sulle vite di una famiglia americana nella Washington degli anni '80, che in realtà è una famiglia di spie del KGB, ha una premessa che avrebbe dovuto far impazzire tutti. E in effetti funziona e si chiuderà in questi giorni con la fine della sesta stagione. Eppure non è mai diventata celebre quanto avrebbe potuto. Ora che si è conclusa, avete l'occasione perfetta per recuperarla in toto.

Easy
Joe Swanberg, attore, sceneggiatore e regista appartenente al filone cosiddetto "mumblecore", che include sia commedie che horror girati, scritti e recitati con piglio indie e attenzione all'improvvisazione, ha portato su Netflix la serie Easy, storia di una serie di personaggi alle prese con il sesso a Chicago. Dave Franco, Jake Johnson, Gugu Mbatha-Raw, Zazie Beetz e Aubrey Plaza sono tra gli ottimi interpreti. Da recuperare.

Manhunt: Unabomber
La caccia a Unabomber in questa ottima serie procedural interpretata da Sam Worthington e Paul Bettany. C'è tutto il piacere dell'indagine e la più classica partita al gatto col topo negli otto episodi della prima stagione. Pare che la serie sarà antologica, ogni stagione dovrebbe trattare un diverso caso di caccia all'uomo.

iZombie
Dal creatore di Veronica Mars, Rob Thomas, e da un fumetto della Vertigo (DC Comics), nasce questa serie che racconta di una ragazza zombie (Rose McIver) che, quando mangia cervelli, assume i ricordi e la personalità dei loro "proprietari". Olivia usa questo potere per aiutare la polizia nelle indagini. Una premessa assurda che però funziona.

Hap and Leonard
James Purefoy e Michael Kenneth Williams interpretano i due eroi working class ideati dal geniale scrittore Joe R. Lansdale e protagonisti di una serie di romanzi di successo. La serie è molto piacevole, fedele ai libri e allo spirito di Lansdale. Purtroppo, però, Sundance TV ha deciso di chiuderla dopo la terza stagione. Ma vale la pena recuperarla: le tre stagioni contano sei episodi l'una.

Counterpart
Chi ha amato le realtà parallele di Fringe non può perdersi questa serie, oltretutto interpretata dal sempre fantastico J.K. Simmons. L'attore interpreta un agente segreto di stanza a Berlino che scopre che i suoi datori di lavoro nascondono un portale per una realtà parallela, che ha preso una piega molto strana dopo la Guerra Fredda. I fan di Philip K. Dick e L'uomo nell'alto castello dovrebbero apprezzare.

American Vandal
Questa è per chi ama i mockumentary ben fatti. American Vandal inizia come una presa in giro delle varie docuserie che oggi impazzano (come Making a Murderer), raccontando la storia di un teenager accusato di aver dipinto con la bomboletta 27 membri maschili sulle auto della sua facoltà. Ma diventa pian piano una profonda riflessione sulle difficoltà dell'essere adolescente.

Runaways
Ambientata come ogni prodotto Marvel nel MCU, Runaways racconta la storia di un gruppo di teenager in fuga dopo aver scoperto che i loro genitori fanno parte di una società segreta di supercattivi. Una premessa che pare già vista, ma a poco a poco Runaways la sfrutta al meglio per indagare davvero nella psiche di un gruppo di teenager più credibili della media.

Bob's Burgers
Chi, in quest'epoca di serie animate drammatiche e sessualmente esplicite, sente la mancanza di una buona vecchia serie certamente adulta ma in grado, come I Simpson, di farci affezionare davvero a personaggi imperfetti sollevandoci l'umore, non potrà perdere Bob's Burgers. Al centro, le vicende di una famiglia che possiede un fast food. In arrivo c'è persino un film tratto dalla serie.