
Da Fringe a Hannibal, dieci serie TV cancellate troppo presto

Dieci serie TV cancellate troppo presto
I casi di scienza "limite" indagati da Olivia Dunham e Walter e Peter Bishop ci hanno appassionato per cinque stagioni. Purtroppo, Fringe ha chiuso anche troppo presto: la Fox ha fatto un ottimo lavoro nel tenere in vita una serie i cui ascolti non sono mai stati eccellenti, dando addirittura la chance di chiudere per bene con una final season più breve. Eppure l'amaro in bocca è rimasto: chissà cosa sarebbe potuta diventare Fringe se non avesse dovuto affrettare la chiusura.
Ma Fringe non è né il primo, né sarà l'ultimo caso di serie TV chiuse troppo rapidamente. Eccone altri nove di eclatanti.
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Veronica Mars
Solamente tre stagioni per raccontare i casi dell'investigatrice liceale Veronica Mars (Kristen Bell) nell'omonima serie TV. Forse il cambio di format - due misteri principali anziché uno - è da incolpare per la chiusura. Nel 2014, il creatore Rob Thomas è riuscito a finanziare su Kickstarter un film.

Pushing Daisies
Bryan Fuller è uno dei più talentuosi sceneggiatori TV, ma non è molto fortunato con le serie. Un caso perfetto è Pushing Daisies, storia di Ned (Lee Pace), uno chef di dolci col potere di riportare in vita qualsiasi cosa morta semplicemente toccandola. Sette Emmy vinti, ma un successo di pubblico troppo scarso per proseguire oltre la seconda stagione.

Deadwood
Deadwood, straordinaria serie western interpretata da Timothy Olyphant e Ian McShane, fu cancellata da HBO dopo sole tre stagioni, e quando la quarta pareva già cosa fatta. Ai fan è stato strappato via un finale dignitoso.

Firefly
Un altro sofrtunato con le serie TV è certamente Joss Whedon. A parte il successo di Buffy (e la personale rivincita con gli incassi stratosferici del primo Avengers), Whedon ha avuto la sua fetta di delusioni con Dollhouse e soprattutto Firefly, ambiziosa serie di fantascienza amatissima da uno zoccolo duro di fan sfegatati, eppure chiusa da Fox dopo soli 14 episodi. Whedon resuscitò i protagonisti, per lo meno, nel film Serenity, ma questa è una di quelle chiusure che brucia ancora.

Hannibal
Torniamo a parlare della sfortuna di Bryan Fuller: Hannibal, versione quasi-horror e molto cerebrale della saga del dottor Lecter, è stata una serie davvero troppo ambiziosa per poter durare. Eppure, dal cast - incluso l'eccezionale Mads Mikkelsen nel ruolo di Lecter - alla scrittura e alla messa in scena, Hannibal era davvero notevole. Peccato che la terza stagione, da poco andata in onda, sia anche stata l'ultima.

Jericho
La vita in una cittadina del Kansas dopo un attacco nucleare su 23 città americane. Questa era la premessa di Jericho, chiusa dopo una stagione e riportata in vita brevemente per l'insurrezione dei fan. Ma gli ascolti bassissimi hanno costretto la CBS a chiudere di nuovo.

Terra Nova
Non è riuscitissima la prima stagione della serie sci-fi prodotta da Steven Spielberg, eppure la premessa di Terra Nova (nel futuro, un portale temporale permette all'umanità di tornare all'epoca dei dinosauri per sfuggire dall'inquinamento) era davvero accattivante. E chissà, magari con un maggiore successo e budget più elevati, la seconda stagione avrebbe potuto fare molto di meglio. La prima si chiudeva con un cliffhanger abbastanza palese, un modo per lanciare un nuovo mistero su cui costruire gli episodi futuri. Peccato che non sapremo mai come si sarebbe risolto.

Freaks and Geeks
Culto totale della Generazione X, Freaks and Geeks, serie creata dal regista del prossimo Ghostbusters, Paul Feig, e prodotta da Judd Apatow, durò solo una stagione ma lanciò svariate carriere, da quelle di James Franco e Seth Rogen a quella di Jason Segel. L'ambientazione liceale e i personaggi davvero ben scritti e delineati (a partire dalla protagonista Linda Cardellini) l'hanno trasformata in un cult, anche se troppo tardi.

Roma
Creata da Bruno Heller, William J. MacDonald e dal grande John Milius, Roma è una serie capolavoro della HBO, co-prodotta con la Rai e girata a Cinecittà in set maestosi. Troppo costosa per durare, Roma è però l'unico sguardo realistico a un'epoca violenta e molto diversa dalla nostra, anche se identica per certi aspetti. Doveva durare molto di più e gli autori avevano già progettato quattro o cinque stagioni, ma la decisione del network di chiudere li costrinse a condensare tutto il materiale restante nella seconda stagione, che infatti è meno potente della prima. Un vero peccato e decisamente la serie che vorremmo vedere resuscitata più di tutte.