
Buon compleanno Jeeg e Goldrake: i 10 migliori robot giapponesi

I 10 migliori super robot giapponesi
Gli anni '70 e '80, l'era dei super robot televisivi. E' passato tanto tempo, talmente tanto che Goldrake (la serie TV) e Jeeg Robot d'Acciaio, due tra le più celebri creazioni dell'uomo che diede inizio a tutto, Go Nagai, compiono quest'anno 40 anni di vita. Riscopriamoli, insieme agli altri otto migliori robottoni giapponesi di sempre...
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Jeeg Robot d'Acciaio
Partiamo dai festeggiati: ecco Jeeg, alter ego robotico del giovane pilota di Formula 1 Hiroshi Shiba, unica speranza dell'umanità contro i guerrieri Haniwa, risorti dalle viscere della terra dopo secoli per dominare il mondo.
UFO Robot Goldrake
"Si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole". Impossibile scordare questi versi se si è cresciuti tra gli anni '70 e '80. UFO Robot Goldrake, alter ego italiano di UFO Robot Grendizer, fu il più amato tra i robot giapponesi. Approdato a Rai 2 nel 1978, fu il primo del filone a essere trasmesso in Italia, con il titolo Atlas UFO Robot. A pilotarlo il principe alieno in esilio Duke Fleed (Actarus in Italia). Il manga originale di Go Nagai è del 1973.

Mazinga Z
Altro celeberrimo eroe di Go Nagai, Mazinga Z fu il prototipo di una stirpe di robot che prosegue ancora oggi. Il suo pilota era Koji Kabuto, Ryo nella versione italiana. Koji era una presenza fissa della saga di Nagai: è apparso infatti anche in Goldrake, dove in Italia fu però chiamato Alcor, e ne Il grande Mazinga, dove tenne il suo nome originale.

Il grande Mazinger
Dopo Mazinga Z venne Il grande Mazinger, sequel in cui Tetsuya Tsurugi prende il posto di Koji al comando del nuovo modello di Mazinga, per combattere l'antico popolo dei Micenei, diventati cyborg con mire di conquista. Lo sappiamo, la trama è assurda, ma per un bambino era la cosa più esaltante mai concepita dall'uomo...

Getter Robot
Anche qui abbiamo un popolo che risorge dalle viscere della terra, il Regno dei Dinosauri, e un robot componibile ideato ad hoc per fermare gli invasori, il Getter Robot. Creato sempre da Go Nagai, Getter aveva la particolarità di essere composto da tre robot in grado di combinarsi in tre configurazioni diverse.

Daltanious
Il principale dilemma su Daltanious, robot componibile lanciato contro gli alieni invasori Akron nella terra del 1995 (!), per gli spettatori italiani è sempre stata la sigla. Che diavolo diceva? L'ipotesi più accreditata: "E' Daltanious che compare giù". Ma non è così: in realtà era una filastrocca per bambini priva di senso, "Per Daltanious bim bum bale giù"!

Vultus V
Una delle sigle più groovy di sempre, un funky composto da Loriana Lana, apriva gli episodi di Vultus V, in cui il robot di turno era stato creato da uno scienziato esule del pianeta Boazan, per contrastare l'invasione dell'esercito boaziano.

Gundam
Il primo mecha ad essere progettato con intenti "realistici", Gundam raccontava per la prima volta non di un'invasione aliena, ma di una guerra civile tra la Federazione terrestre e una colonia ribelle. Creata dallo studio Sunrise, Mobile Suit Gundam fu una serie rivoluzionaria e piantò il seme delle moderne serie robotiche come Evangelion.

Voltron
Nato in realtà come rielaborazione americana della serie giapponese Golion, Voltron divenne molto celebre tra il pubblico degli anni '80 per il suo look peculiare, formato da cinque leoni robot componibili. I giocattoli di Voltron arrivarono da noi in ogni materiale e dimensione, ed erano un vero spasso.

Daitarn 3
C'era forse un personaggio più cool di Haran Banjo nella TV per ragazzi anni '80? Una sorta di 007 esperto di arti marziali e abile con le donne, Haran era l'eroe perfetto di un'intera generazione. E pilotava uno dei robot più indimenticabili di sempre. E aveva una sigla spettacolare. C'era forse qualcosa di più cool di Daitarn 3? Probabilmente no.