
Anime cult: 10 cose che amiamo di Ken il guerriero
10 ricordi da Ken il guerriero
"Ken, sei tu, fantastico guerriero, sceso come un fulmine dal cielo...". Chi è cresciuto divorando televisione tra gli anni '80 e '90 non può dimenticare questi versi. Ken il guerriero, la serie anime tratta dal manga di Buronson e Tetsuo Hara, ha segnato in maniera indelebile generazioni di giovani spettatori, in maniera molto trasversale. Hokuto no Ken era, infatti, un tale mito in Italia, da essere conosciuto e citato anche da chi poi non avrebbe mai più toccato un fumetto o visto un cartone animato per il resto della vita. Un vero e proprio fenomeno di cultura pop che oggi celebriamo ricordando 10 cose che ci facevano impazzire della saga.
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Le sigle
Cominciamo, giustamente, dall'inizio. Gran parte dell'impatto iniziale della prima serie di Ken si deve alla sigla italiana scritta da Lucio Macchiarella su musica di Claudio Maioli, anche interprete con lo pseudonimo Spectra. I versi iniziali sono una geniale poesia di devastazione post-atomica: "Mai, mai scorderai l'attimo, la terra che tremò. L'aria s'incendiò, e poi silenzio...". Memorabile anche "Tough Boy", la sigla della seconda serie eseguita dalla band giapponese Tom Cat, mantenuta anche nella versione italiana. Una sferzata heavy metal nel decennio giusto.

Origin Story
Nel decennio '80 non esiste, probabilmente, origin story più memorabile di quella di Ken. Un flashback ce la racconta all'inizio della serie TV: l'invidioso Shin, allievo della scuola rivale di Nanto, ruba la donna (Julia) a Ken e gli incide a mo' di scherno le sette stelle di Hokuto nella carne. Come da lunga tradizione dell'eroismo letterario e cinematografico, la menomazione fisica diventerà un simbolo e uno sprono per rimettere le cose a posto.

Hokuto vs. Nanto
Dimenticate Gento e l'inferiore seconda stagione: il vero scontro al centro della serie è quello tra Hokuto e Nanto, Yin e Yang, le due metà del cielo. Un equilibrio perfetto di tecniche: Hokuto distrugge dall'interno premendo i giusti "tsubo" (punti di pressione), Nanto distrugge dall'esterno tagliando i corpi degli avversari come una lama.

Mad Max + Bruce Lee + Stallone
Il personaggio di Kenshiro nasce dalla fusione di più icone del cinema: gran parte dell'immaginario post-atomico del manga e dell'anime si deve alla saga di Mad Max, e principalmente al film Interceptor - Il guerriero della strada, da cui Ken trae anche il suo fidato chiodo e il look generale. L'aspetto fisico di Ken è poi una commistione tra Bruce Lee - a cui Tetsuo Hara si ispira tantissimo all'inizio, pettinatura compresa - e Sylvester Stallone, di cui assume via via le fattezze.

L'amore per le icone action anni '80
Se Ken è Stallone, Raoul è Arnold Schwarzenegger. L'aspetto fisico della nemesi di Kenshiro è dichiaratamente basato su quello dell'avversario di Sly ai botteghini anni '80. Nel corso della serie troviamo anche personaggi ispirati a Mr. T e Hulk Hogan. Un compendio, insomma, del decennio più muscolare del cinema action.

La violenza
Ammettiamolo: uno dei motivi per cui amavamo Ken il guerriero è che si trattava della serie più violenta in circolazione, e i nostri genitori di certo non erano felicissimi di lasciarcela vedere. Teste che scoppiavano (anche se spesso auto-censurate), mutilazioni (idem), soprusi di ogni genere e un generale disprezzo per la vita umana anche da parte degli eroi (che non esitavano a sterminare moltitudini di scagnozzi in nome, comunque, della legittima difesa e della sopravvivenza in un mondo ancora più spietato) erano all'ordine del giorno nella serie.

Rei e Ken
Rei è senza dubbio il personaggio preferito di molti fan della serie. Introdotto come rivale di Ken, che crede responsabile del rapimento della sorella, il guerriero di Nanto scopre poi il vero colpevole e diventa inseparabile socio del protagonista. Il segmento in cui i due viaggiano insieme è forse la parte migliore di tutta la saga e un grande rimando a tutta la tradizione del "buddy movie" americano.

Toki e la famiglia di Ken
Un altro elemento fondante nella mitologia di Hokuto no Ken è la famiglia. Gli allievi di Hokuto sono tutti fratelli adottivi, affidati al maestro Ryuken. Il migliore tra essi è Toki, ma il suo rifiuto della violenza lo porta a usare le tecniche imparate per guarire. Eppure sotto la superficie pacifica si nasconde un guerriero temibile...

I cattivi e il codice d'onore
Uno dei cattivi più iconici del decennio, Raoul era un despota all'apparenza spietato, eppure era mosso da ideali complessi, come la volontà di riportare ordine in un mondo sprofondato nel caos. Questa complessità morale era tipica di molti cattivi della serie, sempre in bilico tra efferatezza e inaspettati slanci di umanità. Persino Shin, il più viscido di tutti, era seriamente innamorato di Julia. Non c'è insomma alcun manicheismo in Ken il guerriero, e ciò contribuiva molto al fascino dei suoi personaggi.

Bart e Lynn
Inseparabili compagni di viaggio di Ken, Bart e Lynn erano anch'essi ispirati a Il guerriero della strada (Bart era una variazione del Gyro Captain di Bruce Spence, Lynn una versione femminile e carina del Feral Kid), ma assumevano caratteristiche piuttosto originali. La loro alchimia era fondamentale, e alla fine la loro storia d'amore si compiva più per un incantesimo che a causa di sentimenti veri, lasciando un gusto agrodolce in bocca agli spettatori.