
Questo cambio di registro piuttosto evidente si rivela interessante ma non ben calibrato: nella prima parte il film infatti soffre pesantemente di una staticità che ne blocca l’efficacia. Procede lento e molto poco divertente fin quando deve assestare con precisione quali sono i meccanismi narrativi che dovranno essere sciolti nella seconda metà. A quel punto l’azione è innescata e “Vi presento i nostri” acquista verve e diventa un prodotto di intrattenimento decisamente divertente. Certo, alcune scene sono piazzate un po’ a casaccio ed onestamente personaggi di contorno come il Bernie Fotter interpretato da un impacciato Dustin Hoffman poteva essere meglio delineato, però nel complesso il crescendo di situazioni strampalate e di gag funziona a dovere, e il lungometraggio migliora sensibilmente.

L’apporto principale di Weitz rimane poi la direzione molto precisa degli attori principali: Robert De Niro risulta tirato a lucido rispetto alle sue ultime, inquietanti apparizioni sul grande schermo, e in questo film gigioneggia in modo più controllato rispetto al precedente. A risentire però in maniera più convincente dell’attenzione del regista per la recitazione è Ben Stiller: la sua prova è infatti composta, senza sbavature istrioniche, e dimostra che l’attore può trovarsi perfettamente a suo agio anche in ruoli più “adulti” come quello di un comune padre di famiglia. A parte il già citato Dustin Hoffman, anche gli attori di contorno lavorano con competenza, in particolar modo Blythe Danner e Teri Polo. Tra le “new entry” vale la pena poi citare la bellezza di Jessica Alba ed in ruoli più piccoli Laura Dern e Harvey Keitel, che si concede un battibecco con De Niro di prelibato (e per noi vagamente malinconico) sapore cinefilo.

Rispetto allo sgangherato “Mi presenti i tuoi?” questo terzo capitolo della tormentata saga famigliare dei Fotter si presenta come un discreto passo avanti: pur non brillando per originalità questo prodotto possiede un crescendo comico efficace, e garantisce al pubblico intrattenimento leggero che però tutto sommato si lascia apprezzare.
La pellicola è distribuita nelle sale dalla Universal Pictures
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