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Two Mothers - La nostra recensione

Naomi Watts e Robin Wright sono le amiche pronte a concedersi l'amore dei propri figli in questo film dalle troppe voglie..

Two Mothers<br>

09.10.2013 - Autore: Mattia Pasquini
Two Mothers (come era stato presentato al Sundance 2013), Perfect Mothers, poi Adore per le sale statunitensi. ora di nuovo Two Mothers. Tanta indecisione sul titolo da dare a questo dramma sentimentale franco-australiano della regista Anne Fontaine (Nathalie., Coco avant Chanel) lascia un po' perplessi, ma in fondo sembra coerente con la costruzione stessa del film. Alla base di tutto una inevitabile forte componente di furbizia e marketing, vista la tematica e la volonta' di evitare di sfruttare l'originale 'Le nonne', titolo del racconto della britannica Doris Lessing da cui si son prese le mosse.



Ammiccamento e morbosita' la fanno da padroni, come prevedibile, nella anomala doppia coppia madri-figli le cui vicende seguiamo per quasi due ore, dalla presentazione del forte legame tra loro (le due madri amiche in primis) alla concessione a se stessi della liberta' di amare pur contro ogni buon senso sociale o pudore, fino alle estreme conseguenze di un egoismo passionale che sembra possedere ora l'uno ora l'altro dei protagonisti.

La splendida location australiana e' forse il protagonista piu' innocente e colpevole al tempo stesso, o almeno questo sembra trasparire da una - piu' che giusta - sospensione del giudizio nei confronti degli amanti, purtroppo speculare a una loro gestione piuttosto distaccata, come personaggi. Nell'aureo - e supposto, nonostante l'insistito convincersene - isolamento di quella baia paradisiaca tutto sembra concesso, infatti, ma non al regista!

I salti temporali necessari al film, infatti, si susseguono con una attenzione alla verosmiglianza che sembra inferiore solo a quella per una narrativa equilibrata. Si finisce cosi con il ritrovare le spendide Naomi Watts e Robin Writgh 'cerbiatte' di inizio film pressoche' immutate nella loro fase seduttiva quanto in quella delle amare conclusioni tratte da nonne, e con l'assistere a un frazionamento della storia in tanti brevi film uniti tra loro dalla necessita' di motivare certi strappi (dalla prima frettolosa dichiarazione di amore in poi).



La cosa migliore del film e' forse la costruzione dei personaggi, delle loro caratteristiche caratteriali e delle dinamiche tra loro, almeno sulla carta, e il fatto che non sia la debolezza a muoverli ma il desiderio di vita e di esperienze. Anche se poi, sullo schermo, sono superficialita' e vendetta i motori primi di una storia che resta morbosa soprattutto negli occhi di chi la guarda - invitato e influenzato ad arte da un trailer molto studiato - ma che sembra costantemente indecisa se spingere sul pedale dell'incesto mascherato, approffitare di un contesto nel quale la figura della milf e' diventata un mito sessuale e in cui i rapporti con ragazzi molto piu' giovani sono ormai sdoganati dal comune senso del pudore o tradurre in arte e astrattismo un presupposto cosi' pruriginoso.

La doppia conclusione e', in questo senso, specchio di tanta confusione e 'cerchiobottismo'. Sempre in bilico tra rinuncia e lascivia, tra rispetto e sdegno delle convenzioni, il sipario si chiude lasciando davvero poco allo spettatore. In ogni senso...


Two Mothers e' distribuito da Bim Film a partire dal 17 ottobre 2013.

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