Le vicende intrecciate di tre coppie - famose e riconoscibili - si dipanano in tre grandi metropoli - altrettanto celebri - intorno a un fil rouge, e connesse tra loro da un particolarissimo uso dello spazio e del tempo. Ma in questi casi sarebbero graditi maggiori equilibrio e coerenza, tra e nelle singole parti.

Di Neeson e Wilde i momenti migliori (anche se e' merito soprattutto di lei), ma sono di fatto loro la storia centrale e il cardine del resto dell'intreccio, e delle protagoniste femminili in generale. Almeno - come nel caso della Kunis - per il ruolo rivestito nello sviluppo.
E' lei al centro dei piu' intriganti e illogici (questa volta detto in senso positivo) incroci, la parte piu' interessante di una storia giocata tra grandi alberghi e non luoghi che avrebbe possibilita' maggiori di quelle che le suggestioni accennate suggeriscono, per poi realizzarle in una conclusione troppo romantica e sicuramente fin troppo 'sognante'.
Restando agli attori, il nostro pubblico godra' nel riconoscere in una produzione cosi' ampia Riccardo Scamarcio e Vinicio Marchioni, simpatico dazio alla location italiana e apprezzabili, anche se usati in maniera limitata e condizionata dagli stereotipi. Per il resto, le connessioni narrative nella storia italiana come le incongruenze logiche nella location francese e la mancanza di una effettiva storia nella parte newyorkese (fondata sul 'personaggio' James Franco protagonista) in definitiva non scontenano nessuno… e scontentano tutti.
The Third Person, in uscita il 23 ottobre 2014, e' distribuito da Moviemax.