
Tutti abbiamo fatto pazzie nella vita e le più grandi sono sempre state per la ragazza dei nostri sogni. È una delusione amorosa a spingere Mark Zuckerberg (un’altra prova convincente del giovane Jesse Eisenberg) a tornare subito alla tastiera e progettare in una notte un'unica piattaforma che raduna l’intera rete universitaria. L’esperimento funziona grazie ad un elemento chiave: il sesso. Si comincia proprio con foto di ragazze attraenti che offrono all’utente l’occasione di conoscere nuove persone e potenziali nuovi partner. E' così che, più veloce della luce, Zuckerberg si ritrova in cima ai grattacieli d’America.

“The Social Network” racconta l’incredibile ascesa della carriera di Zuckerberg e allo stesso tempo la sua caduta interiore, perché nonostante sia ancora oggi il miliardario più giovane del mondo, il prezzo che ha pagato è stato caro e non si è trattato solo di assegni firmati ai suoi ex soci. La sceneggiatura a prova di bomba di Aaron Sorkin tiene il fenomeno Facebook come cornice, sottolineando soprattutto l’instabilità di un ragazzo che “fa di tutto per avere uno status e quello status è essere uno stronzo”. Saltando avanti e indietro nel tempo, il film si focalizza su un’epoca in cui i rapporti umani sono dettati dal relationship status del social network più famoso del mondo. La cultura è storia vecchia, la gente vuole sapere soprattutto chi fa sesso con chi e le vere amicizie vengono tradite.

I fan duri a morire di Fincher non troveranno i suoi movimenti speciali di macchina da presa, ma il regista mantiene un tocco unico nel mettere in scena un interessantissimo dramma che diventa a poco a poco un solido thriller d’ufficio. E il manipolo di attori assemblato per il film è in stato di grazia: Justin Timberlake è disgustosamente affascinante mentre Andrew Garfield, a.k.a. il nuovo Spider-Man, è il migliore del mazzo.

Non è forse una coincidenza che due dei film più interessanti di fine anno siano proprio basati sulla genesi di un’idea. Ma se Christopher Nolan ricorre al mondo dei sogni, Fincher rimane nella realtà, una dimensione che può anche trasformarsi in un incubo emotivo. “The Social Network” è un film da non perdere. Unico rammarico: sebbene Trent Reznor (dei Nine Inch Nails) abbia fatto un ottimo lavoro nel comporre le musiche del film, segnaliamo purtroppo l’assenza della mitica “Creep” nella versione del Vega Choir che abbiamo visto nel trailer.
"The Social Network" arriverà sugli schermi italiani dal 12 novembre, distribuito dalla Sony.
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