
Seguito del film che nel 2009 aveva creato scalpore tra gli amanti dell’horror per la sua efferatezza, questo sequel spinge se possibile ancora più in avanti in confini del gore e del cattivo gusto. Uscito in una sala del Lower East Side qui a New York, e proiettato soltanto negli spettacoli di mezzanotte dei weekend, "The Human Centipede II" ha attirato un nutrito gruppo di spettatori e si è trasformato ben presto in una sorta di “happening” per stomaci decisamente forti. Tom Six, che aveva diretto anche il primo capitolo, spinge ancora una volta il pedale del cattivo gusto e realizza un torture-movie a tratti difficilmente sostenibile. Per fortuna l’atmosfera goliardica che si era creata nella sala ha contribuito a smorzare le immagini crudissime e allucinanti. Anche la scelta di girare il film in bianco e nero e la povertà dei trucchi ha in qualche modo attenuato una messa in scena che se fosse stata appena più realistica sarebbe stata totalmente insopportabile. "The Human Centipede II" è una sequenza di gore gratuito e scioccante, che non nasconde alcuna filosofia se non quella di disgustare a tutti i costi. Alla fine la sequenza di orrore e barbarie riesce però ad acquistare una sua tenuta ipnotica, e per quanto non si riesca quasi a credere a quanto si vede proiettato sul grande schermo comunque non si riesce a distogliere lo sguardo.

Cinema poverissimo, estremamente violento, capace di andare oltre la soglia del disgustoso: questo è quello che ci ha proposto Tom Six con il suo sequel che, a quanto pare, sarà il secondo capitolo di una trilogia. Se siete amanti del gore e dello splatter più radicale, il film che fa per voi. Per tutti gli altri meglio davvero tenersi alla larga…
Vi ricordiamo che potete seguire le avventure newyorchesi del nostro Adriano Ercolani sul blog di Film.it, New York Cinema.
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