THE DENTIST

PROFILO CRITICO Autore di alcuni degli horror contemporanei più eversivi e disturbanti (\"Society\", \"Re-animator 2\", \"Il ritorno dei morti viventi 3\", \"The progeny\"), nonché produttore e creatore del horror di culto \"Re-animator\", Brian Yuzna è uno di quegli autori che fanno di tutto per non scendere a compromessi. Dotato di una visionarietà nichilista e romanticissima, Yuzna è uno dei pochi che riesce ancora ad orchestrare film che fanno paura e shockano, ma contemporaneamente hanno uno stile visivo e ritmico molto raffinato e assolutamente personale, costantemente in bilico fra il trash e il camp più spinto. E \"The Dentist\" non si sottrae a queste scelte, presentandosi come un viaggio allucinante nel mondo di un dentista malato di mente, figura che può evocare in chiunque sensazioni precise di paura e dolore legate ad esperienze personali nella realtà. Giocando proprio su questo cliché (la paura della visita dentistica), Yuzna crea un geniale mostro dei nostri tempi, con il corpo e il volto allucinati e perfetti dell\'attore californiano Corbin Bernsen, che può ormai con ogni titolo rivendicare un posto d\'onore nel pantheon dei maniaci cinematografici del genere. \"The Dentist\" è assolutamente all\'altezza del titolo che porta, con il suo approccio splatter alla violenza \"dentale\" a volte ai limiti della sopportazione, preciso e sadico nella descrizione degli incubi di un maniaco che non riesce a far a meno di pensare che tutto quello che è pulito e bianco non sia che il furbo nascondiglio di un covo di vermi orrendi, e quindi da eliminare. Con un seguito non particolarmente originale ma all\'altezza del prototipo.