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"Spot"
"Spot"

28.06.2001 - Autore: Serena Valeri
David Acquette è Gordon Smith, un postino privo di senso della responsabilità, che non ha mai avuto una famiglia e vuole continuare a non averla. Ogni giorno il suo lavoro non è semplicemente consegnare la posta, ma una vera e propria sfida contro i cani del quartiere, contro cui ha escogitato stravaganti armi di difesa. Gordon ha un ottimo amico, Benny, interpretato da Anthony Anderson, che rappresenta un po la sua coscienza e cerca di consigliarlo. Nello stesso palazzo abita la bellissima Stephany (Lesile Bib) e suo figlio James, il bravissimo Angus T. Jones. Dallaltra parte della città una squadra fortissima dellFBI sgomina tutti i colpi malavitosi ed illegali di Gino Velente, capo mafioso interpretato da Joe Viterelli. La squadra in questione sono lenorme e muscolosissimo agente Murdoch (Micheal Clarke Duncan) ed il peloso Agente Undici, un Bull Mastiff meraviglioso. Qundo la Baby sitter di James si ammala e la mamma è in partenza lintraprendente Gordon si offre come Zio per risolvere la situazione, ma la situazione precipita quando oltre ad un bambino, nel furgone della posta si infila anche lAgente undici per sfuggire ai sicari mafiosi che lo vogliono uccidere. Ma le gag non finiscono qui, il viaggio di Stephany si protrae per giorni a causa di incidenti a catena, e gli inseguimenti dei sicari e Spot-agente Undici creano delle scene da Slapstik comedies, degli anni venti, cosi come in certe scene non si può non ricordare Il Monello di Chaplin.
Il giudizio
Lidea di strutturare un film in modo da renderlo piacevole a tutti è riuscita veramente, infatti Spot non è un film per bambini, o comunque non solo, e risate genuine nascono spontanee per il pubblico di qualunque età. Loperazione è riuscita anche perché studiatissima in ogni piccolo particolare. Ogni attore è stato scelto proprio per creare una specifica atmosfera. Molto divertenti anche le citazioni da altri famosi film, tipico di un certo genere di commedie americane.
Apprezzabile per tutta la famiglia
Commento
Più che un film, si dovrebbe parlare di un progetto, o di unoperazione commerciale, infatti la sceneggiatura è cresciuta e si è stabilizzata durante il casting degli attori, per poi prendere forma durante le riprese del film. In questo caso però tutto è andato a buon fine perché la collaborazione che è nata con linteliggentissimo cane Spot ed il tenerissimo bambino, così tante situazioni comiche e la complicità tra i personaggi è nata dai rapporti interpersonali degli stessi attori, il che ha reso più fluido tutto il narrato. Ben costruita è anche il tipo di evoluzione che subiscono tutti i personaggi, nel momento in cui si affidano allo strampalato postino, impersonato dallattore che potrebbe diventare il peggior nemico di Jim Carrey. Il nucleo familiare che si viene a creare è il sogno di tutti, personaggi e spettatori, e la cosa si realizza lentamente attraverso delle prove: il caso più evidente è quello della bella e perfetta mamma che torna casa come esatta negazione di ciò che è sempre stata: arrabbiata, sporca, in disordine e senza regole. Lagente Undici impara a giocare così come il suo padroncino e Gordon impara ad avere qualche responsabilità.