
Una creatura ibrida che ha bisogno di una combinazione di effetti digitali e trucco su un personaggio reale, in questo caso l’attrice francese Delphine Chanéac. Dal 2001, le notizie e i grandi progressi nella ricerca genetica e biochimica aiutano Natali a rendere più solida e credibile la sua sceneggiatura. Al di la del sogno di ricreare la vita, argomento che ritroviamo in film come “Intelligenza artificiale” o grandi classici come “Metropolis”, in “Splice” l’obbiettivo si spinge oltre ricreando una “nuova forma di vita” con una doppia finalità: commerciale e terapeutica. Adrien Brody (recentemente visto in "Predators", qui la recensione) e Sarah Polley (“La vita segreta delle parole”) interpretano una coppia di scienziati che dividono appartamento e laboratorio. Insieme lavorano su un progetto di genetica che aspira a combinare il DNA di diverse specie animali con lo scopo di ricreare nuove forme di vita “ibride”. Gli interessi delle parti implicate nel progetto divergono notevolmente: mentre le imprese che hanno investito vogliono subito sintetizzare una proteina da immettere nel mercato, i due scienziati vogliono combinare il DNA con quello umano per poter cosi combattere, a lungo termine, le malattie tuttora incurabili.

Di fatto il film s’ispira al dibattito che fin dal ’88 investe le comunità scientifiche internazionali: la moralità degli esperimenti condotti da Irving Weissman sulla combinazione tra cellule madri e cellule ibride. Il risultato dell’esperimento segreto si chiama Dren (acronimo di Nerd), un essere timido e viscerale che raggiunge l’eta adulta in poche settimane. Dren diventa parte integrante nella vita dei due protagonisti e conferma la teoria sull’imprevedibilita degli esperimenti pilota. Natali riesce a ricreare una vicenda credibile e avvincente pur restando quasi sempre bloccato nell’atmosfera da laboratorio.

"Splice" è già stato presentato ai Festival di Toronto e Sitges, dove ha vinto il premio ai migliori effetti speciali. Il film arriverà in Italia dal 13 agosto, distribuito da Videa CDE.