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Special Forces - La nostra recensione

Diane Kruger e Djimon Hounsou in un film che è più survival thriller che war movie

Special Forces - Liberate l'ostaggio

08.05.2012 - Autore: Marco Triolo
Leggete la nostra intervista esclusiva al regista di “Special Forces”, Stephane Rybojad

Special Forces – Liberate l'ostaggio”, ovvero “L'altra faccia dell'Afghanistan”. Perché tutto quello che sappiamo del paese mediorientale al cinema lo abbiamo appreso dai film americani, e l'idea di vedere, per una volta, questa realtà attraverso uno sguardo più europeo sulla carta era interessante. Tanto più che il regista Stephane Rybojad viene dai documentari e ha visitato parecchie zone di guerra, parlando con i militari e, in particolare, con i membri delle squadre speciali che ritrae nel suo primo film di finzione. Il risultato avrebbe dovuto (e voluto) essere una sorta di “The Hurt Locker” francese, ma il risultato non è quello sperato.

Special Forces recensione Diane Kruger Djimon Hounsou - Djimon Hounsou in una scena

Al contrario, Special Forces” sembra uno spot dell'esercito francese gonfiato nella durata. I protagonisti – guidati dall'ottimo Djimon Hounsou – sono tutti bravi e buoni, saggi e simpatici. Partendo dal buon proposito di andare un po' contro ai soliti cliché dei soldati a stelle e strisce, Rybojad esagera in senso opposto trasformando i suoi uomini in un gruppo di G.I. Joe senza spessore psicologico. E meno male che lui di militari delle forze speciali ne ha conosciuti per davvero. La vicenda prende spunto da un episodio simile a tanti di quelli che sentiamo, purtroppo, al telegiornale: una giornalista francese (Diane Kruger) viene rapita dai talebani, e tocca all'esercito liberarla. Tale salvataggio avviene abbastanza presto, e il resto del film è una sfida contro gli elementi e degli inseguitori tanto anonimi che sembrano usciti da “Black Hawk Down” (fonte d'ispirazione dichiarata del regista) e “Distretto 13”. Ma il calvario dei nostri eroi ha un senso e porta a un lieto fine che francamente è un po' troppo luminoso.

Special Forces recensione Diane Kruger Djimon Hounsou - Diane Kruger in una scena

Gli attori funzionano, in particolare la Kruger e Denis Menochet – entrambi veterani di “Bastardi senza gloria” – nonché il già citato Hounsou. E poi c'è Raz Degan, che da modello e presentatore (mediocre al massimo) è diventato un attore davvero discreto. Ma mancano il pathos e il senso di disperazione che dovrebbero regnare in un film che è più survival thriller che war movie.

Special Forces – Liberate l'ostaggio”, in uscita l'11 maggio, è distribuito in Italia da Eagle Pictures. Qui potete vedere il trailer e qui una clip.

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