
Lia (Tea Falco) e Niccolò (Lorenzo Richelmy), portano il peso, ma anche l’ironia, di rappresentare la jeunesse dorée del Belpaese. Compito non leggero se i padri sono assenti, la multiculturalità è fonte di enormi fraintendimenti e le figure che dovrebbero essere di riferimento urlano invece di ascoltare. Ne emerge un ritratto tenero, appassionato e corale, che indaga la paternità e si allarga con curiosità a osservare gli adulti di domani: esseri persi in un mondo sfasciato che i più grandi hanno consegnato loro, non senza una qualche responsabilità conclamata.

Di impianto teatrale, lento nel ritmo ma affetto da una recitazione spesso enfatica, Sotto una buona stella è un ritratto pulito, comico e veritiero della solitudine perpetuata nella città della grande bellezza, che non cede al dramma e si illumina dello humor personalissimo dell’istrionica Paola Cortellesi. Una buona prova che ha il pregio di descrivere con comicità il delicato tema della perdita e del desiderio di abbraccio con il prossimo.
In uscita il 13 febbraio, Sotto una buona stella è distribuito da Filmauro.