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Rose McGowan
Rose McGowan

04.07.2001 - Autore: Luca Persiani
Miscuglio spettacolare e bollente di ribellione, dolcezza, rabbia e cattiveria, un corpo sinuoso, una grinta e una sulfurea spavalderia fra Joan Crawford e Mae West, Rose McGowan è la splendida, misteriosa ed ironica musa della malfamata \"generazione-X\". Ma non provate a rinfacciarglielo! Nata il 5 Settembre 1975 in Italia, e per la precisione a Firenze da padre irlandese e madre francese, Rose McGowan passa la prima giovinezza in mezzo agli adepti della setta \"Children of God\", di cui faceva parte anche River Phoenix. Di questo periodo Rose dice: \"Quella gente promuoveva valori cristiani davvero bizzarri e stravolti, mi ricordo che principalmente mi obbligavano ad andare negli ospedali e a suonare il banjo per bambini malati e morenti per fare delle foto promozionali, oppure a cantare per strada per raccogliere soldi\". A tre anni impara a leggere, a sei divora i racconti di Edgar Allan Poe. Sempre a tre anni comincia a posare come modella per \"Vogue Bambini\" grazie al padre fotografo. Quando ha nove anni i genitori si trasferiscono negli Stati Uniti, e più tardi divorziano. Il padre di Rose gira per lavoro l\'Europa, la madre è dipendente della Microsoft: adolescente, Rose è sballottata tra i genitori separati, ma vive prevalentemente con la madre ad Eugene, Oregon. A scuola è una solitaria, una \"Punk-goth-Mod\", come lei stessa di definisce; evita le feste, veste sempre di nero e passa molto tempo in biblioteca, dove si immedesima con i protagonisti dei suoi libri preferiti. La madre di Rose viene convinta da uno dei suoi boyfriend che la figlia fa uso di droghe e, benché fino a quel momento la ragazza non avesse mai toccato neanche uno spinello, a quindici anni viene mandata in un centro di riabilitazione, dal quale fugge presto. Comincia a vivere da sola vagabondando per l\'Oregon, spesso sotto l\'effetto di acidi, e passando da un lavoro all\'altro. E\' maschera in un cinema d\'essai, da cui viene licenziata quando il proprietario scopre che la ragazza rompe intenzionalmente le scatole di biscotti per mangiarli (secondo le regole della sala i dipendenti potevano avere solo le confezioni fallate). Inoltre quando Jessica Rabbit si esibisce nel suo numero musicale (si tratta di una matinée di \"Roger Rabbit\") Rose non può fare a meno, quando è in sala, di puntarsi in faccia la torcia elettrica e cantare insieme al disegno animato. Dopo qualche tempo comincia a lavorare in un bar lesbico di Portland, non pagata, occupazione per lei ideale benché l\'attrice non sia gay: il locale è anche un posto dove dormire e non ci sono uomini a darle fastidio. Si trasferisce poi a Los Angeles per seguire un ragazzo, che però viene ucciso nel suo appartamento la notte prima che Rose arrivi. Dopo l\'ennesimo periodo di sbandamento, come nella più classica favola hollywoodiana (con l\'aggiunta di un significativo tocco perverso), un giorno del 1995 Rose si sta rifiutando di entrane in una palestra di Los Angeles a Beverly Boulevard quando il regista Greg Araki, che stava preparando il discusso \"Doom Generation\", la nota. Per il ruolo di Amy nel film Rose tira fuori tutta la sua adolescenziale carica aggressiva ed eversiva creando un inquietante personaggio fortemente autobiografico. Dopo un infruttuoso impiego al salone di bellezza di una zia di Seattle, per Rose prende il largo la carriera d\'attrice, che comprende classici come \"Scream\", fiaschi di genere come \"Phantoms\" e film decisamente anomali come \"Monkeybone\". Il nome di Rose acquisisce grande popolarità anche grazie alla sua relazione con la rock star Marilyn Manson. Di lui Rose dice: \"Non credo che sia un freak, e tendo ed essere molto protettiva nei suoi confronti. E\' una persona molto intelligente, probabilmente la più intelligente che abbia mai incontrato\". Rose è ormai un\'icona del cinema indipendente e non, ma l\'aspirazione più grande dell\'attrice sembra sia quella di diventare curatrice di museo.