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Quello che le ragazze non dicono
I fratelli Vanzina riabilitano il loro repertorio con un film che parla di giovani sentimenti

14.04.2003 - Autore: Alessandra Galassi
Nella Milano contemporanea vivono quattro amiche, Francesca, Alice, Paola e Laura, diverse per estrazione sociale, carattere e ambizioni, ma unite da un\'amicizia antica. Ogni settimana si incontrano in un ristorante, dove si raccontano le proprie avventure e disavventure. Chi cerca il grande amore, chi di far carriera in televisione, chi di sottrarsi ad una famiglia soffocante. Ognuna troverà una risposta anche se non sempre quella che si aspettava.
Il commento
Lentrata nel misterioso mondo delle donne, soprattutto di quelle giovani, è forse la svolta professionale dei fratelli Vanzina, inaspettatamente alle prese con il mondo femminile in crescita.
Dopo pellicole cosiddette \'vacanziere\', di puro intrattenimento, con la comicità di Massimo Boldi e Christian De Sica, ecco Carlo ed Enrico Vanzina nelle vesti di \'padri\' di quattro ragazze alle prese con gli affetti e le delusioni. Lamore e lamicizia, infatti, sono i sentimenti alla base di questa pellicola, girata per sette settimane interamente a Milano (tranne una alle Seychelles) e interpretata in maniera molto naturale e realistica da quattro ragazze al primo vero ruolo cinematografico. Irene Ferri (che interpreta Alice), Carlotta Miti (figlia del produttore Ruggero, che interpreta Paola), Sabrina Paravicini (che interpreta Laura) e unesordiente Martina Colombari (nel ruolo di Francesca) si lasciano trasportare da una sceneggiatura fatta di amori, delusioni, sofferenze, malattia, ma anche amicizia, ambizione e successo.
\"Siamo arrivati alla cosiddetta mezza età, un punto nella vita in cui ti volti indietro e ti rendi conto che le cose vanno fatte con più sentimento\", afferma Enrico Vanzina, sceneggiatore del film diretto dal fratello Carlo. Infatti, nel loro simpatico lavoro, di sentimento ce nè davvero tanto. \"Questa pellicola parla di ragazzi, ma non vuole assolutamente essere lo specchio di unintera generazione: tratta solo quei quattro personaggi e le loro storie\" dichiara Carlo, sottolineando il coraggio che la produzione ha avuto nello scegliere come attrici quattro ragazze sconosciute. Forse la loro svolta nei contenuti e nelle scelte è un piccolo punto di partenza per una svolta più grande del cinema italiano.
I personaggi femminili sono costruiti con molta veridicità, tanto che ogni venticinquenne italiana potrebbe facilmente identificarsi. Anche le figure maschili non sono male, soprattutto Gigi, interpretato da Vincenzo Peluso, che canta personalmente tutti i pezzi allinterno del film. I personaggi maschili di contorno assumono unimportanza relativa, che mette alla prova il forte legame tra le quattro amiche, ma che le fa crescere e maturare tutte insieme. Walter Nudo, Ettore Bassi e Paolo Calissano, tra i nomi più conosciuti, sono soltanto piccole realtà con cui le quattro donne si incontrano/scontrano.
Da citare tra le cose più carine del film la comparsa dello stesso regista nonché della sua bellissima figlia Isotta, già attrice promettente alletà di tre anni!
In sintesi
Storia di amicizie e primi amori vissuta da quattro amiche per la pelle che, nonostante le delusioni, tali rimarranno per sempre. La formula del tutti vissero felici e contenti sembra funzionare sempre.
Il giudizio
Il film giusto per un pubblico di giovani, fatto da giovani inesperte come loro, ma vincenti.
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