
Come spesso accade, nella trasposizione cinematografica molto si perde, pur restando sostanzialmente fedeli all'originale. E questo PPZ - Pride + Prejudice + Zombies non fugge allo stereotipo. Lo spunto originario - di una Inghilterra vittoriana infestata dagli zombi, nella quale l'elite aristocratica vive rinchiusa in magioni superprotette - riesce comunque a produrre corti circuiti divertenti, ma che finiscono con l'illudere lo spettatore.
Non che ci si aspettassero le vette narrative della stracitata Jane Austen, ma dispiace sinceramente vedere tanta verve e umorismo limitarsi a scene ben costruite e rappresentate, senza riuscire a rendersi credibile quanto a narrativa, caratterizzazioni ed equilibrio. Senza contare che le apparizioni dei non morti (anche bambini, e non è poco) e gli scontri con essi restano fin troppo edulcorati, per ovvi motivi di censura e di rispetto del tono originario.

Per fortuna l'anima più demenziale continua ad avvertirsi a tratti per tutto il film, pur rendendo impossibile l'avere paura o emozionarsi davvero. Le politiche sociali e una declinazione diversa di prevedibili dinamiche discriminatorie restano (giustamente) sullo sfondo, cedendo la scena di volta in volta alle sorelle guerriere - tanto in versione ninja quanto in quella 'piccole donne' - o all'espansione zombi e alle tecniche per opporlesi (vedi 'mosche'). E dando complessivamente la sensazione di aver lavorato più sulla verosimiglianza che non sulla credibilità, finendo comunque con l'offrirci un prodotto più originale e articolato di altri zombi-movie e una potenziale 'Armata delle tenebre' da sfruttare per eventuali sequel.
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies, in sala dal 4 febbraio 2016, è distribuito da M2 Pictures