Rocco Papaleo – da regista e attore - è riuscito in questi anni in un’operazione cinematografica piuttosto difficile. Descrivere nei suoi film la normalità senza farla coincidere nella mediocrità. Personaggi piccoli, dolceamari che anche in Onda su onda, dopo Basilicata Coast to Coast e Una piccola impresa meridionale risultano credibili, intensi e appassionati.
Questa volta invece, dopo il road trip per la regione del Sud Italia e il refugium peccatorum made in Puglia, il regista e attore ci porta in un’avventura maschile sempre ai confini di qualcosa. Questa volta tra paternità biologiche e cuori infranti arriviamo addirittura a Montevideo, in Uruguay. Prima però un lungo tragitto in crociera tra personaggi che nell’immaginario collettivo sono simboli di fermezza d’animo, il capitano di ventura (Massimiliano Gallo) e il cuoco di bordo Ruggero (Alessandro Gassmann) e che invece nascondono un lato fragile e tragicomico.
É interessante quindi come la malinconia di Papaleo non contagi solamente la sua persona, ma si allarghi in questo film a una relazione tra comprimari. Non c’è molto di più in una pellicola di avventura e capitani poco coraggiosi che al massimo attraverso la musica e lo sfondo di un paese tanto decadente quanto sincero, devono ritrovare loro stessi e sciogliere un po’ di quei ghiaccioli che hanno al posto del cuore. Però davvero Papaleo ha un talento tutto suo, un tono lieve, con il quale riesce a narrare queste storie ‘normali’ senza affaticare.
Soprattutto il suo personaggio in Onda su onda è un’icona riuscita di disperazione e dignità, che raggiunge la soglia del pietismo salvo poi fermarsi sul ritmo del kitsch. Ed è talmente credibile la sua disperazione intrisa di dolcezza, che quasi si ha paura di rimanere invischiati nella melassa, ovviamente in senso positivo, di un nuovo reietto che va ad affollare la già nutrita galleria narrativa e artistica di Papaleo.
Onda su Onda, in uscita il 18 febbraio è distribuito d Warner Bros. Pictures
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Onda su onda - La nostra recensione
Un road trip sudamericano per ritrovare la malinconia del regista lucano
24.02.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)