
L'intervista esclusiva al regista Joseph Kosinski
I sogni di Joseph Kosinski il regista (e produttore) del film, ma soprattutto autore della storia e della graphic novel alla base del progetto; e di Tron: Legacy, suo film di esordio, con il quale – soprattutto a livello di stile e di arredamenti (della piattaforma suddetta) – è facile riconoscere una linea comune.
Considerato che i prossimi progetti del giovane filmmaker statunitense comportano, poi, un ulteriore seguito di Tron, ancora senza titolo, e il remake del Disney The Black Hole, ancora da definire, si potrebbe azzardare che il problema di Kosinski – e di questo film – sia proprio questo, in fondo: una immediata riconoscibilità degli elementi più affascinanti e significativi. In parole ancora più povere: poca originalità.

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Blade Runner, Matrix, La fuga di Logan, Io sono leggenda, Star Trek, Independence Day e persino un tocco di Bond: c’è di tutto (anche a livello tematico) in questa comunque gradevole sintesi fantascientifica moderna. E c’è Tom Cruise, sempre molto a suo agio in questi ruoli carismatici e salvifici, anche se età ed esperienza iniziano a renderlo ancora più credibile nei ruoli più tormentati e conflittuali.
Speriamo ne prenda coscienza e limiti al minimo le sue Mission: Impossible, che richiedono una cura dell’inquadratura sempre maggiore e approfittano volentieri – quando possibile, come in questo caso (si veda la ‘chicca’ del corpo a corpo nella Zona Radiattiva) - di un reparto digitale particolarmente abile.
Oblivion, in uscita l'11 aprile, è distribuito dalla Universal.
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