Lo scombinato gruppo di protagonisti che avevamo
trovato nel primo episodio deve adesso fronteggiare un’incombente
catastrofe: la valle in cui loro e molti altri animali si sono
insediati sta per essere allagata dalle acque liberate dal disgelo dei
ghiacciai. Per non soccombere all’inondazione tutti iniziano una
migrazione verso luoghi più sicuri, lottando contro il tempo prima che
avvenga il peggio. Durante il viaggio il capo del nostro gruppo, il
mammuth Manny (Ray Romano), conosce quella che crede l’ultima
superteste della sua specie, la bella ma un po’ svampita Ellie (Queen
Latifah): lei crede infatti di essere un opossum, e si comporta di
conseguenza. Come farle capire la sua vera natura, e soprattutto
convincerla di essere fondamentale per la sopravvivenza della sua razza?
Che cosa distingueva a nostro avviso il primo, divertentissimo episodio de “L’Era Glaciale”
(Ice Age, 2002) dai film d’animazione al computer usciti in quel
periodo? Probabilmente una certa agilità nell’ideazione e nella
realizzazione dell’opera. Veloce, slanciato, probabilmente anche un po’
più superficiale rispetto altri capolavori come “Shrek” (id., 2001) e “Monsters & Co.”
(Monsters Inc. 2001), il primo episodio si era segnalato soprattutto
per una serie di gags, legate soprattutto all’ormai mitico personaggio
di Scrat, lo scoiattolo primordiale disposto a tutto pur di ottenere la
sua agognata ghianda. Visto il successo dell’originale, Saldanha e soci
hanno deciso di aumentare le scene in cui compare l’animaletto alla
ricerca del proprio tesoro, inserendo la sua personale vicenda come
intermezzo a quella più drammatizzata di Manny e compagni. Se le
scenette con Scrat si rivelano ancora una volta assolutamente geniali
dal punto di vista comico, il loro non essere legate alla vicenda
principale spacca però il film in vari tronconi tra loro un po’ troppo
slegati, e soprattutto non dota la narrazione di una fluidità precisa. “L’Era Glaciale 2”
avanza quindi un po’ a strappi nello svolgimento della trama,
alternando sequenze di enorme impatto ad altre molto più contenute,
sopratutto nella parte centrale.
Pur non essendo dunque una pellicola equilibrata come il primo
episodio, questo seguito dimostra comunque alcune idee che ne
avvalorano senza dubbio la bontà artistica: oltre a tutta una serie si
scene e di gags assolutamente spassose, il film sceglie di aumentare i
personaggi in scena e di rendere più “adulte” determinate sotto-trame,
cogliendo in parte nel segno di rendere questo film d’animazione più
adatto ad un pubblico non soltanto bambino. La simpatia dell’eterogeneo
branco di creature protagoniste riesce poi a sviare l’attenzione da
alcune falle di sceneggiatura, ed anche i rallentamenti di ritmo
passano in secondo piano rispetto al divertimento di vedere in azione i
vari personaggi. Non siamo forse ancora al livello dei capolavori della
Pixar o della Dreamworks, ma “L’Era Glaciale 2” conferma che anche la Fox e la sua ricerca sull’animazione digitale sta andando nella direzione giusta.


NOTIZIE
L'Era Glaciale 2 - Il Disgelo
Lo scombinato gruppo di protagonisti che avevamo trovato nel primo divertente episodio deve adesso fronteggiare un'incombente catastrofe: il disgelo dei ghiacciai...

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani