
Tom Hanks è l'attore che più di tutti negli ultimi trent'anni ha raccolto il testimone lasciato dai vari James Stewart, Gary Cooper e soprattutto Spencer Tracy, ed è diventato il simbolo dei valori americani più saldi e patriottici. In un periodo economicamente difficile come quello che gli Stati Uniti stanno attraversando, Hanks ha scelto la via della parabola alla Frank Capra per raccontarci che la crisi può essere affrontata con l'ottimismo, con la solidarietà, con lo spirito pratico e l'animo limpido che ha contraddistinto i momenti più folgoranti della sua grande carriera. Questa sua seconda opera da regista ha dunque veramente così sorpreso, anzi spiazzato la critica e il pubblico statunitensi? Oppure più semplicemente si è diventati ormai troppo disillusi per essere ancora affascinati da una “favola” dallo stampo prettamente classico? “L'amore all'improvviso - Larry Crowne” non è certamente un film che spicca per qualità cinematografiche ammirevoli o per la freschezza di storia e dialoghi. Però ha un grande pregio: è un lungometraggio sincero, e alla fine l'ottimismo che trasmette non è zuccheroso ma saggio. Hanks e il suo personaggio non risolvono problemi più grandi di loro, semplicemente li affrontano con l'equilibrio interiore di chi non si lascia schiacciare dagli eventi. Come attore il buon vecchio grande Tom comincia a lasciar trasparire che il tempo è passato anche per lui. Però quando si tratta di dare orgoglio, dignità e voce all'uomo comune, nessuno è capace quanto lui. Stesso discorso per Julia Roberts: non propone una variazione alla sua gamma di interpretazioni da anni, però poi quando sorride e il volto le si illumina ti ricordi quanto carisma e fascino possieda questa attrice. Valore aggiunto poi del film è la presenza di Bryan Cranston, uno di quegli interpreti a cui basta una scena per far arrivare al pubblico la sua bravura.

Scritto dallo stesso regista/protagonista insieme a Nia Vardalos, “L'amore all'improvviso” non merita a nostro avviso la stroncatura netta che gli è stata riservata in America, tutt’altro: si tratta di cinema di sentimenti e dal messaggio populista (aggettivo inteso nel senso migliore del termine), di quello che si faceva un tempo ma le cui coordinate rimangono a nostro avviso ancora oggi ancora efficaci.
La pellicola, in uscita il 28 ottobre, è distribuita da Medusa.
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