Rieccoci a Bricksburg, cinque anni dopo. Cinque anni nei quali Phil Lord e Christopher Miller hanno lavorato alacremente per gestire le conseguenze del film del 2014. Una frattura ben peggiore di quelle spazio-temporali di molti dei film citati da Lord Business, di nuovo alle prese con quel mondo nell'attesissimo LEGO Movie 2 - Una nuova avventura di Mike Mitchell e Trisha Gum (alla direzione delle animazioni). Ma insieme l'occasione per trasformare il conflitto familiare in corso a casa Ferrell in un racconto dalle molte facce.
D'altronde non poteva essere altrimenti parlando degli ultracentenari mattoncini danesi, oggetto del contendere dei due fratellini umani, Finn e Bianca (i giovanissimi Jadon Sand e Brooklynn Prince), e della furia distruttiva della perfida regina Wello Ke-Wuoglio. Ma catarsi e trasposizioni a parte, nulla è come appare da queste parti, lo sappiamo, e tutto deve 'essere meraviglioso'! Anche a costo di "cambiare tutto, perché nulla cambi", come gattopardescamente ci viene suggerito in un film che sin dalla sua genesi aveva come obiettivo di 'vincere facile'…
Leggi anche: I dettagli di The LEGO Movie che capisci solo da adulto
Con un'altra hit, la "canzone che ti resta in testa" e con un film che di nuovo gioca molto con i desideri e le pulsioni dei più piccoli e dei loro genitori (o fratelli maggiori), mettendo in ridicolo gli uni e - apparentemente - premiando gli altri. Ma l'impressione che sia un film per bambini è costantemente messa in discussione, dal costante intercettarsi e calpestarsi dei due mondi tra i quali ci si muove questa volta. Due visioni in conflitto, che sembrano sempre sul punto di prendere il sopravvento - ora uno, ora l'altro - facendo il gioco degli sceneggiatori, che riescono a trasformare tutto in colpi di scena e svolte narrative.
Il vecchio West, il Covo dei pirati, Clownopoli, Media Zelanda e il Paese del Cucu che furono lasciano il posto alla Apocalypseburg che è diventata la ridente capitale di una volta, e tutti noi veniamo trasportati nel lontano Sistema Sorellare del Pianeta Duplo e di Harmony Town… Tanto per sottolineare la polarizzazione delle dinamiche messe in campo e il predominare dell'elemento femminile, tanto nella fantasia quanto nella realtà (dove la signora Ferrell lotta per mantenere la pace in famiglia, e per non esplodere alle richieste del marito, splendida scusa per citare l'inizio del primo film).
Consigli.it per voi: Mattoncini che passione... E' febbre da LEGO!
Eppure manca il Genio che in molti avevano amato allora, seppur si punti molto sul continuare a ricordarlo. E per quanto il divertimento sia assicurato, come la morale finale, il solito gioco citazionistico rischia un po' troppo la deriva che ebbero i passato film analoghi (Shrek su tutti) o apertamente parodistici. L'effetto sarebbe minore, forse, se non fossimo tanto sollecitati dalle 40 figure diverse della regina mutante, dai 523 personaggi unici sullo schermo, dai 1011 oggetti di scena utilizzati e dai 3433 mattoncini LEGO complessivi che hanno permesso la realizzazione di questa Nuova avventura.
Scopri tutte le novità del catalogo LEGO su Amazon.it
Una sfida vinta in partenza, che stavolta sembra puntare più sulla pedagogia, ma senza dar fastidio a nessuno. Non ai ragazzini - che si sentiranno gratificati nel veder messe alla berlina certe 'pippe mentali' dei grandi - né a quanti potranno godersi un approccio più leggero e liberarsi dall'obbligo di doversi mostrare più adulti del necessario rimuginando di cupezze. Il consiglio per tutti, alla fine, è di superare le categorie e godere davvero delle persone che ci circondano, senza cedere a pregiudizi, presunzione e invidia e rassegnandosi a vedere il mondo a cuoricini rosa e mattoncini colorati…
The Lego Movie 2 - Una nuova avventura, in sala dal 21 febbraio, è distribuito dalla Warner Bros.
D'altronde non poteva essere altrimenti parlando degli ultracentenari mattoncini danesi, oggetto del contendere dei due fratellini umani, Finn e Bianca (i giovanissimi Jadon Sand e Brooklynn Prince), e della furia distruttiva della perfida regina Wello Ke-Wuoglio. Ma catarsi e trasposizioni a parte, nulla è come appare da queste parti, lo sappiamo, e tutto deve 'essere meraviglioso'! Anche a costo di "cambiare tutto, perché nulla cambi", come gattopardescamente ci viene suggerito in un film che sin dalla sua genesi aveva come obiettivo di 'vincere facile'…
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Con un'altra hit, la "canzone che ti resta in testa" e con un film che di nuovo gioca molto con i desideri e le pulsioni dei più piccoli e dei loro genitori (o fratelli maggiori), mettendo in ridicolo gli uni e - apparentemente - premiando gli altri. Ma l'impressione che sia un film per bambini è costantemente messa in discussione, dal costante intercettarsi e calpestarsi dei due mondi tra i quali ci si muove questa volta. Due visioni in conflitto, che sembrano sempre sul punto di prendere il sopravvento - ora uno, ora l'altro - facendo il gioco degli sceneggiatori, che riescono a trasformare tutto in colpi di scena e svolte narrative.
Il vecchio West, il Covo dei pirati, Clownopoli, Media Zelanda e il Paese del Cucu che furono lasciano il posto alla Apocalypseburg che è diventata la ridente capitale di una volta, e tutti noi veniamo trasportati nel lontano Sistema Sorellare del Pianeta Duplo e di Harmony Town… Tanto per sottolineare la polarizzazione delle dinamiche messe in campo e il predominare dell'elemento femminile, tanto nella fantasia quanto nella realtà (dove la signora Ferrell lotta per mantenere la pace in famiglia, e per non esplodere alle richieste del marito, splendida scusa per citare l'inizio del primo film).
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