Bollare il film di Giulio Base come stanco esempio di una commedia italiana dove l’umorismo è fatto sempre degli stessi meccanismi della risata, ben lontana dal fare della satira sociale, sarebbe giudizio duro e imperfetto.
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Perché nonostante in La coppia dei campioni capiti di inciampare spesso in alcuni di questi vizi di forma, c’è qualcosa da salvare in questo lavoro retto principalmente dalle gag del duo comico Boldi/Tortora. Qual è allora il punto di forza del film? Rispondiamo l'elemento di differenza di classe, pretesto per far scaturire alcune diversità culturali e caratterizzare in maniera precisa i due personaggi principali. Sì perché della storia del Dott. Fumagalli (Massimo Boldi) e di Zotta (Max Tortora), due dipendenti della stessa multinazionale, uno ricco e paraculo, l’altro povero ma onesto, non ricorderemo sicuramente i numeri a base di escort e nudi quanto il tentativo di caratterizzazione dei protagonisti parzialmente riuscito.
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Perché nonostante in La coppia dei campioni capiti di inciampare spesso in alcuni di questi vizi di forma, c’è qualcosa da salvare in questo lavoro retto principalmente dalle gag del duo comico Boldi/Tortora. Qual è allora il punto di forza del film? Rispondiamo l'elemento di differenza di classe, pretesto per far scaturire alcune diversità culturali e caratterizzare in maniera precisa i due personaggi principali. Sì perché della storia del Dott. Fumagalli (Massimo Boldi) e di Zotta (Max Tortora), due dipendenti della stessa multinazionale, uno ricco e paraculo, l’altro povero ma onesto, non ricorderemo sicuramente i numeri a base di escort e nudi quanto il tentativo di caratterizzazione dei protagonisti parzialmente riuscito.
In poche parole, l’uomo del popolo, romanista e romano e il borghese arrivato milanista, milanese, bauscia e furbastro. Due prospettive di vita, economiche, personali, due idee sulla relazione di coppia – perché in questo film anche lo sguardo sull’amore è diverso a seconda della controparte presa in esame – e entrambe costrette a una convivenza forzata che farà emergere molte differenze di ceto, di credo e di classe. Un po’ road trip, un po’ commedia, un po’ ritratto psico-sportivo, La coppia dei campioni fa bene quando riesce a descrivere con ironia sia il localismo romano, del cittadino quanto del tifoso, sia quello prettamente lombardo.
Il problema è che dopo il film si perde in una marea di situazioni paradossali – lo sciopero dell’aereo, la truffa per mezzo di un duo di prostitute – che non fanno altro che girare intorno alla stessa idea di comicità un po’ volgarotta e sorretta solamente dalla bravura degli interpreti.
Tortora e Boldi dal canto loro fanno ciò che possono per sostenere i rispettivi caratteri; ma anche lo sforzo interpretativo finisce per essere poca cosa se non incanalato in un’evoluzione credibile o in una comicità che si tenga però alla larga da soluzioni facili e già viste. Ogni tanto si ride. Ma sono purtroppo pochi momenti.
La coppia dei campioni, in uscita il 28 aprile è distribuito da Notorious Pictures.
