
A riempirla è stato chiamato Jimmy Hayward, esordiente che viene dal reparto animatori della Pixar e che forse avrebbe fatto meglio a rimanerci. Col cinema la regia di “Jonah Hex” ha ben poco a che spartire: siamo più dalle parti di un pilot televisivo di livello medio/accettabile, e infatti inizialmente il progetto era nato come episodio pilota di una serie TV. La cura per fotografia, montaggio e sonoro sono scontati in un'industria, come quella americana, che da questo punto di vista gode di una professionalità di altissimo livello. A volte infastidisce un po' la colonna sonora eccessivamente “truzza” concepita dalla band Mastodon, punta di diamante del metal americano che qui lavora un po' col pilota automatico. Ma a parte qualche intoppo, la confezione regge.

A far crollare del tutto la pellicola nell'abisso della mediocrità è, come detto, una regia piatta e poco ispirata, unita a una durata da prodotto televisivo (quando partono i titoli di coda siamo a un'ora, tredici minuti e dieci secondi) che impedisce di approfondire qualsivoglia personaggio o passaggio della trama. Gli attori, col poco materiale che è stato dato loro, hanno visibilmente timbrato il cartellino: Josh Brolin biascica le sue battute con un accento sudista incomprensibile, poco aiutato anche dalla protesi di lattice che gli paralizza metà del viso. John Malkovich batte la fiacca, e l'eccezionale Michael Fassbender appare davvero troppo poco per dire qualcosa, anche se ne esce con dignità. E poi c'è Megan Fox, bella sì, ma incapace di dare alle sue battute un tono che non sia monocorde: viene veramente da chiedersi se la “grande scoperta” di Michael Bay non fosse tutta un bluff.

Tra esplosioni, freak, morti che resuscitano, riferimenti all'attualità (il Trumbull di Malkovich è un terrorista ante litteram) e l'inspiegabile cameo di Michael Shannon (un ruolo probabilmente tagliato, come tante altre cose, in fase di montaggio), tutto fila via senza lasciare neppure una lieve brezza a testimoniarne il passaggio. Il produttore Akiva Goldsman ha speso gli ultimi anni della sua carriera tentando di scrollarsi di dosso l'olezzo di “Batman & Robin” (di cui era sceneggiatore), ma se non saprà scegliersi con più cura i progetti non ci riuscirà mai. La data d'uscita italiana non è ancora stata fissata, e a questo punto non è escluso che il film possa uscire direttamente in DVD. Chi ha voglia di provarci comunque, se lo noleggi. Tanto dura solo un'ora e un quarto.
Per saperne di più:
Jonah Hex spara a salve