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Intervista a Terrence Howard

In Iron Man l'attore interpreta il braccio destro e migliore amico di Tony Stark. Se la saga continuerà lo vedremo nei panni di War Machine, uno dei cattivi più celebri del fumetto Marvel.

Terrence Howard

29.04.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma - “Next time baby” – Questa la frase pronunciata da Jim Rhodes in “Iron Man” davanti ad una delle armature di Tony Stark. Ad interpretare questo personaggio, il migliore amico del protagonista, c’è Terrence Howard, un volto che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni grazie a film come “Crash – Contatto fisico” (2004) e “Hustle & Flow” (2005), per il quale ha ricevuto una nomination dall’Academy come migliore attore protagonista.
Quando lo incontriamo gli mostriamo subito una foto del suo collega Robert Downey Jr. in “Tropic Thunder”, commedia di prossima uscita in cui interpreta un attore bianco che, dopo una complessa operazione, acquisirà le sembianze di un afro americano.
“Robert ha detto che in quel film stava interpretando me – scherza Howard divertito – Mi ha detto che usava la mia faccia come modello!”.

Abbiamo visto che nel film ha guardato con grande concupiscenza l’armatura di Stark. È un segno che la vedremo in un prossimo episodio?

Se la saga continuerà certamente! La Marvel resterà fedele al fumetto. Vedrete Rhodes dentro l’armatura. Lo vedrete nei panni di War Machine. Sono molto felice.

Per preparare questo ruolo lei ha visitato vere basi di aviazione militare. Ci può parlare di questa esperienza? Come si è trovato con i militari?
È interessante vedere come alcune persone vogliono aiutare il mondo e sostenere la loro patria. Mi sono trovato proprio bene tra questa gente. Io però non credo nell’esercito e nemmeno nel governo. Non voto nemmeno e non partecipo alla politica. Se interpreterò War Machine, lo vedrete tradire il suo esercito proprio perché non crederà più nei suoi principi. Commetterà un tradimento e perderà la testa… un ruolo davvero interessante. Stanno al momento scrivendo la sceneggiatura.

Com’è stato lavorare con Jon Favreau? Vi ha lasciato carta bianca sul set?

Una delle ragioni per cui ho accettato il ruolo è proprio Jon. Un attore d’improvvisazione comica passato dietro la macchina da presa. Sapevo che sarebbe venuto incontro a noi attori per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo dei personaggi. E sapevo anche che ci avrebbe frenato al momento giusto, se ci fossimo allontanati tanto dall’anima del film. È proprio grazie alla sua direzione se Robert Downey Jr. ci regala questa bellissima performance nel ruolo di Stark.

Il film è basato tanto sulla tecnologia. Qual è il suo rapporto con la tecnologia nella vita reale?

Beh, investo tanto su una compagnia specializzata nel utilizzare diamanti per il bene della tecnologia. Tagliamo diamanti grandi come un cellulare in formato sottile. I chip dei computer sono realizzati col silicone. Ecco il perché a volte il chip si scioglie. Ma con questa nuova tecnica, i computer potranno velocizzarsi ancora di più. Allo stesso tempo si potrà sostituire una pesante batteria di auto con un congegno da mezzo chilo! La compagnia si chiama Palo Diamond…la cosa verrà resa pubblica tra un anno e mezzo.

Ci può parlare del prossimo film in cui la vedremo.
S’intitola “Fighting” ed è diretto da Dito Montiel, il regista dello splendido “Guida per riconoscere i tuoi santi”. Il mio personaggio del film ricorda molto Dustin Hoffman in “Un uomo da marciapiede”. Si tratta di un uomo corrotto, mediocre e codardo. Una persona che vive sotto costante copertura emotiva: è proprio come l’immagine del ritratto di Dorian Gray di Wilde. All’esterno è affascinante, ma dentro non ha più tracce del suo cuore e la sua anima è spezzata.

Ultima domanda: con quali attori ad Hollywood lei ha stretto amicizia?
Sean Penn è un mio ottimo amico. Woody Harrelson, Laurence Fishburne, James Earl Jones, Tim Robbins, Morgan Freeman. Adoro Morgan!
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