
Il settimo figlio, tratto dal primo di una serie di romanzi di Joseph Delaney (tutti inediti in Italia tranne questo), cerca sì di lanciare un franchise, con tanto di finale apertissimo d'ordinanza, ma allo stesso tempo recupera una dimensione perduta del genere. Il film di Sergei Bodrov (scritto dall'autore di Locke, Steven Knight) è popolato di figure archetipiche riconoscibili: c'è l'eroe (Ben Barnes, alias il principe Caspian di Narnia) che vive da contadino, come Luke Skywalker, finché non viene richiamato all'azione da uno stregone (Jeff Bridges) che vede in lui il “settimo figlio di un settimo figlio” delle leggende, un uomo dotato di poteri necessari per controbattere una vendicativa strega (Julianne Moore). Le sfumature sono davvero poche: le streghe non sono tutte cattive e c'è un personaggio, la figlia di una strega innamorata del protagonista (Alicia Vikander), che fa la spola tra buoni e cattivi perché fondamentalmente indecisa. Ma per il resto, bene e male sono nettamente separati come nelle fiabe, una boccata d'aria fresca in un'epoca in cui il politicamente corretto impone quasi sempre che bianco e nero si fondano in una “zona grigia” di incertezza.

Peccato, dunque, che per il resto il film non sappia trovare una sua strada per giustificare un racconto molto canonico. Non c'è costume design, scenografia o mostro che non siano già stati ampiamente visti, gli effetti speciali oscillano tra l'ottimo e il mediocre e nessun personaggio è abbastanza carismatico da rimanere impresso nella memoria. Jeff Bridges fa del suo meglio, come sempre, ed è il più vicino a essere memorabile, ma il suo ruolo di mentore gli impedisce di brillare fino in fondo. Al suo fianco, Ben Barnes è piuttosto sciatto come protagonista. E poi c'è pochissima attenzione sul processo di addestramento dell'eroe, che in questo tipo di film è un elemento essenziale e divertente e qui è risolto invece in pochi fotogrammi. Curioso il cameo di Kit Harington, Jon Snow de Il trono di spade, quasi che gli autori avessero voluto evocare la serie TV per avere una specie di benedizione dai fan. Una mossa che puzza un po' di disperazione, a dirla tutta.

Un'occasione perduta che però potrebbe recuperare punti se mai si farà un sequel. In due settimane in film ha già incassato abbastanza da andare in pari, e forse ha qualche chance di successo. Staremo a vedere.
Il settimo figlio è distribuito in Italia da Universal Pictures.