Tutto ruota intorno alla florida Jennifer Lopez, di nuovo protagonista sul grande schermo dopo una serie di prove minori (non che questa sia diversa…) e doppiaggi di animazioni importanti (L'era glaciale, Home). Lei è la madre di famiglia divisa tra sensi di colpa per il proprio figlio, frustrazione per un rapporto familiare che sente come fallimentare e le attenzioni del nuovo vicino, il 'bravo ragazzo' del titolo.

Ovviamente, uno stalker pericoloso, con il quale vediamo declinato al maschile il solito tema della babysitter psicopatica sfasciafamiglie. Aveva sicuramente avuto miglior fortuna lo Zac Efron di Cattivi vicini, ben più autoironico (e ben supportato da una controparte coerente) nel mostrare bicipiti e addominali scolpiti. Ma per questo thriller la scelta del regista di non curarsi troppo di produrre qualcosa 'di più' è evidente, e dichiarata, visto il ripetuto mettere al centro di ogni discorso sul film la figura della celebre protagonista.

Un film su misura, un riflettore puntato su di lei, perché possa mettersi alla prova con le scene più drammatiche, o erotiche. E attirare il pubblico, magari quello meno interessato alla mera qualità filmica e più mainstream. O magari semplicemente più televisivo. Di certo quello che non scoppi a ridere nell'assistere al duetto tra i due riguardo la prima edizione dell'Iliade o storcere la bocca poco convinto nel soppesare alcune scelte narrative…
Come quelle relative alle reazioni della protagonista allo scoprire di esser stata hackerata o a rapporti non secondari che ci vengono presentati dati per scontati (o spiegati tardivamente, a quel punto in maniera piuttosto didascalica). Ma, d'altronde, non sarà certo un problema per chi sceglierà di pagare il biglietto per avere un posto in prima fila fuori dalla finestra di Ryan Guzman o JLo…
Il ragazzo della porta accanto, in sala dal 23 luglio 2015, è distribuito da Universal Pictures