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Il nostro inviato alla prima di "Moulin Rouge"

Uno spettacolo straordinario, un omaggio al grande cinema di sentimento firmato da un genio.

cannes

10.05.2001 - Autore: Alessandro La Rocca - Filmaker-s magazine
E finalmente venne il giorno dellapertura. Tra fan appollaiati ovunque, mise da svenimento e traffico estenuante, il Festival di Cannes numero 54 leva il sipario con una scelta tanto azzardata quanto riuscita: Moulin Rouge! del talentoso australiano Buz Luhrmann, con la sempre piu chiacchierata e sempre piu bella Nicole Kidman. Chi aveva apprezzato i virtuosismi tecnico musicali di Ballroom (opera prima di Luhrmann) e le invenzioni dissacranti di Romeo + Juliet (il secondo, meritato successo), trovera in Moulin Rouge! la consacrazione, portata ai piu estremi livelli spettacolari, dei temi portanti del regista: le suggestioni visive da fumetto, la commistione tra tradizione e trasgressione, la musica come chiave di lettura del mondo.   Il film Moulin Rouge! e la storia dellamore impossibile (e proprio per questo imperituro) tra Satine, ballerina del Moulin Rouge e cortigiana, costretta a mercificare il proprio corpo per sopravvivenza e per amore del mestiere di attrice (Nicole Kidman) e il giovane scrittore idealista Christian (Ewan McGregor). In mezzo, un cinico Duca disposto a tutto per Satine, la malattia di Satine, il Moulin Rouge e soprattutto unepoca. E, come ogni melo che si rispetti, la storia andra avanti tra amore e sofferenza, gelosie e tradimenti, lacrime e colpi di scena. La cosa anomala, e decisamente geniale, e che tutto questo avvenga in chiave musical, con i personaggi che cantano Sting e Madonna, Boy George e i Beatles come fossero arie della traviata.   Il giudizio Moulin Rouge e un inno alla verita, la bellezza, la liberta ma soprattutto lamore, allinterno di un affresco visivo pieno di invenzioni, suggestioni al limite del fumettistico e virtuosismi stilistici da applauso. E un melodramma lirico debordante, pirotecnico, roboante, kitsch, dissacrante. Basterebbe la scena in cui il mastodontico impresario del Moulin Rouge Zidler (impersonato da uno strepitoso Jim Broadbent) canta e balla Like a virgin con un esilarante velo bianco in testa, a giustificare le code e il glamour un po stucchevole del Festival. Se poi si aggiunge che Nicole Kidman, ad onta delle burrasche familiari, e sempre piu bella e sempre piu brava, che John Leguizamo e un inarrestabile Toulouse Lautrec da fumetto e che persino Ewan McGregor funziona, allora ce poco da aggiungere, se non invitare la gente, quando il film arrivera in Italia, a farsi trascinare dallo spettacolo.   In sintesi Tradizione e trasgressione, Verdi e Madonna, melo e fumetto in uno spettacolo straordinario. Un omaggio al grande cinema di sentimento firmato da un genio.