
Il regista Scott Walker affronta l'operazione in maniera confusa. E' proprio la chiave di accesso a questo spaccato che manca alla sua macchina da presa. Walker non sa scegliere tra realizzare la cronistoria delle indagini oppure forzare la mano sull'aspetto thriller, affidando il pubblico alla prostituta interpretata da Vanessa Hudgens (che ci aveva convinto di più in SpringBreakers) unica sfuggita a morte certa per mano di Hansen.
La miscela sbagliata di registri narrativi provoca una reazione a catena dove niente va per il verso giusto. A cominciare dalla poco sfruttata ambientazione in Alaska, che poteva essere visivamente e narrativamente la parte più ipnotica del film (il titolo originale è The Frozen Ground ovvero 'Il terreno gelido'). Inutile augurare una vacanza riflessiva a Nicolas Cage, sempre iperattivo sui set e sempre più svogliato. E' lui l'anello debole del cast nei panni del poliziotto che dà la caccia al killer, l'unico personaggio creato a scopi narrativi. Tempo sprecato divagare sul suo personaggio sempre più in crisi con i suoi cari man mano che si addentra nel caso Hansen.

Uscito direttamente "On Demand" negli USA (e in pochi cinema) Il cacciatore di donne funziona solo quando la macchina da presa rimane fissa su John Cusack, misurato e in sottrazione nei panni del serial killer Hansen. Mai sopra le righe. L'unico a uscirne a testa alta in questa produzione da dimenticatoio.
Il cacciatore di donne, in uscita il 3 ottobre, è distribuito da VIDEA.
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