
Le prime recensioni del film, infatti, sono d'accordo su una cosa: un cast che include Ryan Gosling, Emma Stone, Josh Brolin e Sean Penn è incredibile, ma la storia non presenta la serietà che molti si aspettavano da questa cronaca noir dei veri eventi avvenuti nella Città degli Angeli. A cominciare dalla recensione di Variety che sottolinea difetti e pregi della pellicola: “Emma Stone sembra perfetta per il periodo sebbene i suoi modi appartengano a questo secolo – scrive Pete Debruge - E questa cosa vale per tutto il resto del cast […] ad eccezione di Josh Brolin, veramente duro e credibile per l'epoca in cui è ambientato il film. […] Ecco quando una storia affascinante basata sui veri criminali diventa fantasy. Ci sono momenti nel film in cui il regista calca la mano così tanto da far sembrare Dick Tracy un documentario. Eppure siamo davanti a un classico divertimento da B-Movie e nonostante l'azione si faccia sempre più spettacolare, ogni decisione creativa sembra essere messa al servizio dell'intrattenimento, supportata da bellissimi costumi e contributi artistici”.
Gli fa eco Todd McCarthy che sull'Hollywood Reporter nota come tutti i personaggi si limitino “a essere caricaturiali e vengano identificati da un unico tratto […] Uno dei più grandi errori del film è quello di aver reso il gangster Cohen come uno psicopatico senza carisma o charme. Penn lo interpreta come un maniaco omicida. […] Alla fine Gangster Squad cavalca l'idea risaputa che usando tattiche illegali i poliziotti si abbassano allo stesso livello dei gangster che inseguono. Nessun altra battuta del film riecheggia più di questa e tutto il resto del film sembra sostenere questi metodi da vecchio West”.

John Hazelton di Screen Daily accusa il regista di “mantenere un tono leggero, facendo lievitare la violenza brutale e il dramma occasionale con una varietà di momenti brillanti e comici. Il look altamente saturo – che ricorda le pubblicità art deco del periodo - aggiunge al tutto una sensazione fumettistica”.
Andrew Jones di BoxOfficeBuz.com si è divertito: “Gangster Squad può anche essere ispirato a una storia vera, ma non vuol dire che si limiti a dialoghi asciutti o a un ritmo che si prende tutto il tempo. Il film si prende sul serio alla maniera di Taken: La vendetta e ci butta dentro tanti elementi, cianfrusaglie e una maniera di pronunciare le battute che sarebbe altrettanto cool se queste uscissero dalla bocca di James Cagney. E' il film fantasy del genere noir, un film sull'amore per la Los Angeles del tempo. Niente di profondo, ma tanto divertente da guardare”.

Nick de Semlyen di Empire cita Gli intoccabili: “Il film, rapido e interpretato da un cast all-star, mette in scena la stessa dinamica del classico di De Palma su Chicago – con le forze dell'ordine pronte a combattere i gangster usando metodi poco ortodossi – e trasporta il tutto a Los Angeles, puntando a qualcosa di più grande e cattivo. Ma se da una parte non manca di sorprendenti momenti visivi né di sangue, raramente emoziona o sorprende nella trama. Dove il film riesce è nella caratterizzazione del cattivo: Sean Penn non era così divertente dai tempi di Jeff Spicoli in Fuori di testa. C'è tanta azione spettacolare, ma alla fine Gangster Squad è una voce minore negli annali del genere LA noir”.
Non resta che vederlo proiettato sugli schermi italiani. Gangster Squad arriverà il 21 febbraio distribuito dalla Warner Bros.
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Il trailer del film