
Siamo ovviamente in un film, ed è quindi divertente poter osservare il paradosso reso credibile da una sceneggiatura di ferro, ovvero che il migliore degli insegnanti, quello che più riesce a penetrare nel cuore dei ragazzi, sia un bizzarro e improbabile reietto della società. Un criminale duro e puro.
Rivoluzionario? Molto. Soprattutto la pellicola bilancia bene i toni della commedia, senza volgarità, strizzando l'occhio a un pubblico di giovani che vuole forse trasgredire e allo stesso tempo desidera farlo in maniera intelligente. Qui lo scopo è raggiunto, e anche i toni della commedia rosa trovano un loro divertente spazio. Quindi, la 'buona scuola' di Bora Dagtekin, regista e sceneggiatore del film, si rivela quindi un posto molto più moderno rispetto alla realtà che conosciamo, dove ci si scorda di protocolli seriosi per tornare invece al contatto personale e a un'esplosiva carica vitale. Questo può davvero essere abbastanza per una commedia, che senza grosse pretese, arriva dritta al cuore e anche al cervello degli spettatori.