
L’irriverente cartoon non risparmia nulla, tra colpi bassi e azioni bieche, piccole grandi ed esilaranti volgarità e tantissime citazioni cinematografiche, anche colte, da “Il Padrino” a “Biancaneve e i sette nani”. E se il look non è proprio dei più originali (Gru somiglia al Pinguino di “Batman il ritorno”, sua madre ha il volto uguale a quello della signora Everglot ne “La sposa cadavere”, Miss Hattie ricorda la Humbridge della saga di Harry Potter e le tre orfanelle sembrano uscite dai libri di Lemony Snicket), nel complesso il linguaggio di luminosità e colori funziona benissimo. Oltre a trovate geniali come quella della Banca del Male, “già Lehman Brothers”, che magari i più piccini non potranno capire, ma che come è ormai uso, rendono il film adatto anche a chi i bambini al cinema li accompagna.

Gru e il suo fantanemico Vector (ricco nerd stile “vorrei, ma non posso” che dalla sua ha tanti soldi e poco cervello) sono personaggi esilaranti, ma la scena viene loro rubata continuamente dal Dr. Nefario e soprattutto dall’esercito giallo degli irresistibili Minion. Perfidi e capaci di qualunque piccola bassezza al pari dei Gremlins, ma al contempo teneroni come i loro contraltari Mogwai, hanno in più una leggerezza mentale e un modo di fare assolutamente naive. I Minion sono assolutamente la parte migliore del film, disegni minimali che racchiudono gli snodi narrativi necessari a far progredire la storia e a renderla così divertente. Ognuno di noi dovrebbe possederne cinque o sei come animaletti domestici o creaturine di compagnia: le giornate sarebbero sempre ridenti.

Come sempre consigliamo la visione in originale: per quanto ci si sforzi di appioppare voci celebri alle nostre versioni in italiano, l’accento dell’Est europeo di Steve Carell e la voce di Russell Brand, nonché le sempre perfette incursioni di Julie Andrews, sono elementi che non possono essere riprodotti con la dovuta fedeltà.
"Cattivissimo Me" è distribuito dalla Universal anche in 3D
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