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BEEFCAKE

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VHS

29.03.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
PROFILO CRITICO LAmerica degli anni Cinquanta raccontata attraverso il dilagante stile kitch che lha caratterizzata:gusti sessuali di indubbia ambivalenza, muscoli oliati in estrema evidenza, un senso estetico provocatorio e discutibile. Sono gli ingredienti con cui è realizzata questa \"Beefcake\" (letteralmente, \"torta di manzo\"), vero e proprio carnaio di giovani uomini prestanti e seminudi. Dopo l\'interessante The Hanging Garden, il talentuoso regista Thom Fitzgerald si ripropone così al pubblico con una pellicola che, muovendosi in unottica decisamente documentaristica, svela i particolari osé del farraginoso universo dell\'editoria camp. Più precisamente nel film viene ricostruita la carriera di Bob Mizer, fotografo ed ideatore della celebre rivista Phisique Pictorial, nonché creatore della Athletic Models Guide. A lui si rivolgevano ragazzi in cerca di fortuna, giunti ad Hollywood per divenire delle star e costretti, invece, a ridimensionare progetti ed ambizioni, trovandosi puntualmente inseriti nel giro trasgressivo del \"body-fitness fashion\". Dal punto di vista narrativo, la storia procede a balzi, alternando le vicende del protagonista con interviste e testimonianze di chi quel fenomeno lo visse veramente (su tutti il culturista Jack Lalanne e l\'attore Joe Dallesandro, a lungo soggetto ispiratore delle opere di Andy Warhol). Ciò che va sottolineato è la natura acritica del prodotto di Fitzgerald: non c\'è condanna, né alcuna istanza apologetica nei confronti della tendenza artistica rappresentata. Autorevole espressione comunicativa o deprecabile e scabrosa anticamera dell\'hardcore contemporaneo? Una qualsivoglia presa di posizione morale è lasciata allo spettatore. Dall\'omonimo libro di Valentine Hooven.    
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