Una pupa da calendario

Grande festa per il mensile Matrix e la presentazione dei dodici scatti della “pupa” Loredana Damato, protagonista del calendario allegato al numero di dicembre della rivista. Numerosi ospiti sono intervenuti alla serata all’Art Cafè di Villa Borghese tutti chiamati a raccolta dal direttore della nuova rivista, Fabio Carnevali. In testa il cast di Ballando con le stelle, dai vincitori Fiona May e Raimondo Todaro a Pamela Camassa, Angelo Madonia, Giada Giacomoni e Samuel Peron. E poi ancora, le attrici Nina Soldano (Un posto al sole), Linda Battista e Ramona Badescu, gli attori Max Parodi e Carlo Delle Piane, le ereditiere Elena Ossola e Roberta Morise, il presentatore  di Forum (Rete 4) Marco Senise e il giornalista Marco Liorni. 

Loredana Damato, una delle sette ragazze protagoniste del  fortunato e tanto chiacchierato reality di Italia 1, La Pupa e il Secchione, è stata tutta la serata al centro dell’attenzione  anche grazie alla sua sensualità che emerge intensamente dalle fotografie realizzate da Dario Plozzer che, nella cornice di Villa Brugnatelli a Robbiate (Lc), ha valorizzato la personalità e, soprattutto, il fisico della “pupa”.

Dal calendario, dodici scatti, tredici compresa la copertina, nove a colori e quattro in bianco e nero, traspare un “erotismo cerebrale”, come più volte ha dichiarato il direttore di Matrix. “La nostra scommessa era quella di realizzare un calendario diverso da quelli in circolazione – ha precisato il fotografo Plozzer – nelle foto non c’è soltanto fisicità, ma soprattutto la volontà di raccontare delle storie e creare un’atmosfera in grado di stimolare la fantasia; il mio obiettivo è di segnare un’inversione di tendenza riguardo i calendari”.

“Quest’anno farò compagnia a tutti i lettori di Matrix – promette Loredana Damato – realizzare un calendario era un sogno per me, oggi l’ho realizzato anche se mio padre ed il mio fidanzato sono un po’ gelosi. Amo la fotografia attraverso gli occhi della fotomodella, abituata a vedere la propria immagine in foto e questo calendario è tutto un vedo-non vedo, mai nudo”.