Una nuova Eva

Quando ha fatto il suo ingresso tra la folta vegetazione tropicale de “La Fattoria”, lo spettatore medio ha certamente pensato che la seconda edizione del reality condotto da Barbara D’Urso avrebbe assunto risvolti piccanti e inaspettati, ma, contrariamente a ogni pronostico, la partecipazione di Eva Henger al format targato Endemol ha semplicemente rivelato le doti di brava massaia dell’Ex Miss Ungheria. Nata trentadue anni fa a Gyor -e figlia d’arte di madre ballerina classica e padre direttore di conservatorio-, l’avvenente consorte di Riccardo Schicchi ha deciso di chiudere con l’impudico passato da pornostar per lanciarsi nella più “laica” carriera televisiva, senza piangere sul latte versato.

Il titolo di reginetta nazionale, conquistato nel paese d’ origine ben 15 anni fa, aprì ad Eva le porte del mondo della moda, tanto che il suo curriculum vanta numerosi defilè  per Chiara Boni e le sorelle Fendi. Ma il boom della popolarità sopraggiunse solo con la clamorosa parentesi hard che pare oggi giungere al termine, visti i considerevoli ascolti ottenuti con la sua partecipazione a “Paperissima Sprint”. Dalle luci rosse del passato al rosso fuoco del Gabibbo: nelle recenti interviste rilasciate alla stampa, la Henger definisce come “del tutto naturale” un simile passaggio mediatico, dichiarando di non sentirsi così imprescindibilmente legata ai suoi trascorsi professionali e di aver girato solo quattro pellicole sexy.

In realtà, un tentativo di evasione era già stato tentato molto prima dell’ ingresso in fazenda con le copiose ospitate al “Maurizio Costanzo Show”, gli interventi in Rai a “Convenscion” e le tante presenze all’interno dei programmi di Mammuccari, che ha invitato moglie e marito  a partecipare come parodia di se stessi.  Oltre 7 milioni e mezzo di telespettatori –tali sono i risultati registrati dagli ascolti del programma estivo di Antonio Ricci- hanno consacrato Eva Henger reginetta dei bambini dell’estate 2005: davvero un bel risultato per l’ascesa professionale più  singolare dello spettacolo. Attendiamo incuriositi gli ulteriori sviluppi e le nuove performance di questa novella fatina dei piccoli, prodigioso prodotto di un’era mediatica in cui la dicotomia non suscita più alcuno scandalo.