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"Una donna per amico 3"

Novità per la terza serie del serial: entra nel cast Vanni Corbellini, il nuovo affascinante vicino di casa della protagonista. Tredici puntate in onda alle 20,45 su Raiuno ogni martedì e venerdi.

Una donna per amico

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Per consolare il pubblico televisivo orfano di \"Incantesimo 3\" arriva su Raiuno la terza serie di \"Una donna per amico\" che, dopo le prime due puntate in onda di venerdì, raddoppia l¹appuntamento: ogni martedì e venerdì alle 20,45 su Raiuno. Prodotto dalla Aran Endemol di Marco Bassetti per Rai Fiction, \"Una donna per amico 3\" cambia veste e formato divenendo un vero e proprio serial: tredici le puntate in programma, ognuna di due episodi di 50 minuti l\'uno. In attesa del ritorno sugli schermi di \"Un medico in famiglia\", Rai Fiction non abbandona il filone ospedaliero, anzi lo rafforza e annuncia che sono in cantiere già \"Una donna per amico 4 e 5\". Ma vediamo, intanto, le novità della terza serie. Già dai primi episodi il reparto di ginecologia non è più l\'unico cardine attorno al quale ruotano le storie, ma il policlinico si allarga accogliendo casi medici di natura più varia, da cardiologia a chirurgia, dal pronto soccorso a pediatria. Attorno alla protagonista, la ginecologa Laura Andrei interpretata da Elisabetta Gardini, si affiancheranno altri medici e altri infermieri, tutti con le loro vicende professionali e private: una scelta inevitabile imposta anche dall\'uscita di scena di Piero, il ginecologo marito di Laura interpretato da Enzo De Caro, già impegnato su un altro set a Torino per \"L\'ultimo rigore\", una nuova fiction Rai. Il matrimonio, molti ricorderanno, era già in crisi nella precedente serie ma, dopo la morte del loro ultimo figlio a causa di una complicazione al momento del parto, Piero e Laura si allontanano ancora di più. Il marito, infatti, prende con sè Angelika, la piccola bambina presa in affido dalla coppia, e parte per l\'Africa. Laura resta sola, ma non per molto. Dalla terza puntata, infatti, entra in scena il nuovo affascinante vicino di casa, Matteo, interpretato da Vanni Corbellini (indimenticato protagonista di Incantesimo 1 e 2), che avrà un ruolo sempre più importante nella vita di Laura..... Gli sviluppi della storia sono tutti da immaginare, dato che la produzione è tuttora in corso: gli sceneggiatori, Carmela Cicinnati e Peter Exacoustos, sono ancora impegnati a scrivere le ultime puntate, e i due registi, Alberto Manni e Marcantonio Graffeo, sono al lavoro con il cast e la troupe tecnica nei teatri di posa di Formello, vicino Roma. Gli stessi attori, incredibile ma vero, non sanno ancora nulla sullo sviluppo della storia e, fra gli interpreti, si registra un certo nervosismo, a cominciate da Elisabetta Gardini. \"E\' vero - dichiara l\'attrice - sono abbastanza nervosa, aver accettato questa terza serie mi dà una certa ansia. Mi auguro che la terza serie trovi i favori del pubblico, io amo fortemente il personaggio di Laura e avverto un grande senso di responsabilità. In fondo ripartiamo dopo un anno di assenza e non so se il pubblico ricambierà le nostre aspettative. Fra l\'altro, stiamo ancora girando le ultime puntate e quindi sarebbe una catastrofe se non dovesse andare bene\". Più ottimisti, invece, gli attori che quest\'anno arricchiscono il cast, da Massimo Ciavarro a Brigitta Boccoli, da Fiorenza Tessari ed Antonio Manzini , affiancati da Stefano Benassi, Alessandro Prete e Lucio Allocca. Anche Stefano Munafò, direttore di Rai Fiction, non ha dubbi sul successo della terza serie, nonostante il calo di ascolti dello scorso anno. Se la prima serie era partita con il 18% di share e terminata con il 34%, la seconda si è dovuta scontrare con il nuovo programma di Maria De Filppi e non è riuscita a superare il 26%, uno share che per la terza serie sarebbe accolto con favore. Ma sentiamo la \'difesa\' di Munafò. \"La terza serie - dichiara il direttore di Rai Fiction - non è solo un\'operazione economica come si pensa, ma ci sono altri concetti importanti alla base del concept. Il medico è una figura sociale attraverso la quale si possono raccontare i problemi della gante comune e la Gardini è un\'attrice che permette una forte identificazione delle donne in tematiche come quelle legate alla nascita, alla ginecologia o al pronto soccorso\". Aggiunge Munafò: \"Grazie ai nostri sceneggiatori, le tensioni drammatiche delle varie storie si sciolgono ma non sono mai mielose. Tutto questo spiega perchè il nostro racconto è allo stesso tempo colto e destinato alla massa: la fiction generalista non deve essere un\'operazione elitaria\". Quanto alle riprese in corso (finora sono stati girati 18 episodi, in pratica 9 puntate), la Gardini afferma: \"La trasformazione di Laura ha comportato un cambiamento nella metodologia di lavoro. Abbiamo ricostituito un gruppo nuovo, abbiamo allargato il gruppo di attori, ci sono nuovi registi, non è tutto semplice. Il problema maggiore, in ogni caso, è riprendere dopo uno stacco di un anno: per fortuna con il regista, Alberto Manni, ho sentito subito una grande affinità nella costruzione del personaggio\". Riguardo le novità del suo personaggio la Gardini dice: \"Amo moltissimo il ruolo di Laura, in fondo è una di noi, una donna che vive la confusione dei ruoli nella vita di coppia e si ritrova alle prese con queste difficoltà. Sarà fondamentale il suo incontro con Matteo, un uomo che ha la capacità di vivere con una marcia in più e dotato di molta ironia\". Un\'ironia che appartiene non solo al personaggio, tanto che Vanni Corbellini non esita a dire: \"Ho accettato questo ruolo solo per poter baciare Elisabetta Gardini....\" Quel che è certo è che anche da parte sua traspare una certà difficoltà nell\'affrontare questa nuova avventura. \"In Incantesimo - conclude Corbellini - ho avuto un\'esperienza seriale che ha funzionato in tutti i sensi ma in \"Una donna per amico 3\" mi sono sentito molto più a disagio, non solo perchè è più difficile girare con tre telecamere. Questo work in progress provoca molti problemi nella costruzione del personaggio, recitare senza poter esprimere tutte le sfumature necessarie rende più faticoso il lavoro di un attore\".      
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