Oliver Stone racconta nel 1989 un lato del patriottismo americano e le conseguenze cruente di una guerra sanguinaria combattuta in maniera strumentale, come fu per molti americani il conflitto armato in Vietnam: una ferita che per molti ancora sanguina. Questi i temi raccontati in un dramma intenso e con un grande protagonista come Tom Cruise.
A Cruise che nella storia è un reduce costretto su una sedia a rotelle dopo essere tornato dal Vietnam, il regista Stone affida il ruolo di rappresentare l’idealismo tradito di una generazione di sognatori che credevano di fare la cosa giusta arruolandosi e che invece si sono ritrovati tempo dopo a raccogliere i pezzi dell’ideale più alto andato tristemente in frantumi. Soprattutto dopo aver sperimentato sulla propria pelle la morte e la distruzione. Nato il quattro luglio è perciò un film difficilissimo e coraggioso, utile per svegliare la coscienza degli Stati Uniti ma non solo. È un film generazionale, lo stesso Stone ha partecipato alla Guerra del Vietnam, e una pellicola che rappresenta in misura minore il classico war movie in senso stretto come Platoon, soprattutto per la sua universalità e per la sua umanità e dove Cruise finalmente rende palese a tutti che può essere un interprete capace di grandi performance drammatiche. Non a caso il film ha ricevuto un premio Oscar come Miglior regia.

A Cruise che nella storia è un reduce costretto su una sedia a rotelle dopo essere tornato dal Vietnam, il regista Stone affida il ruolo di rappresentare l’idealismo tradito di una generazione di sognatori che credevano di fare la cosa giusta arruolandosi e che invece si sono ritrovati tempo dopo a raccogliere i pezzi dell’ideale più alto andato tristemente in frantumi. Soprattutto dopo aver sperimentato sulla propria pelle la morte e la distruzione. Nato il quattro luglio è perciò un film difficilissimo e coraggioso, utile per svegliare la coscienza degli Stati Uniti ma non solo. È un film generazionale, lo stesso Stone ha partecipato alla Guerra del Vietnam, e una pellicola che rappresenta in misura minore il classico war movie in senso stretto come Platoon, soprattutto per la sua universalità e per la sua umanità e dove Cruise finalmente rende palese a tutti che può essere un interprete capace di grandi performance drammatiche. Non a caso il film ha ricevuto un premio Oscar come Miglior regia.

Il film. Il film segue diverse fasi della vita di Ron Kovic un ragazzo poi diventato soldato nato il 4 luglio del 1946, giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti. Kovic cresce in una famiglia cattolica e tradizionalista con fortissimi ideali di patriottismo. Affascinato dall’idea di difendere la patria dagli invasori e dalla minaccia comunista si allea nei marines e diventato sergente parte per la Guerra del Vietnam. Tornerà dopo essere rimasto paralizzato e impotente e dopo aver vissuto tantissimi orrori sul campo di battaglia. Vivrà l’inferno dei reduci, fatto di droghe, dipendenze, solitudine, fino a diventare un’attivista pacifista determinato nell’aprire gli occhi della nazione sulla realtà della Guerra e sulla vacuità dell’idealismo patriottico. Con un’interpretazione convincente il personaggio di Cruise cambia sotto i nostri occhi in un film che è rimasto nella storia del cinema. Nel film anche gli attori Willem Dafoe e Tom Sizemore.
Dietro le quinte. Nato il quattro luglio è tratto dalla biografia dell’attivista e pacifista Ron Kovic, reduce del Vietnam poi diventato militante pacifista dopo l’esperienza vissuta in guerra.


La scena da antologia. Quando Cruise nei panni di Ron Kovic, paralizzato e impotente con problemi di alcolismo, torna a casa nella notte ubriaco e comincia a inveire nella casa dei genitori contro Dio e contro la sua stessa famiglia colpevole di non voler accettare e ammettere tutti gli orrori che ha vissuto in guerra e la difficoltà della propria condizione di disabile.
Perché vederlo. Il film racconta una storia universale e generazionale. Ossia la perdita dei sogni di un Paese cresciuto a pane ed eroismo, il disincanto assunto nei confronti della politica e anche però la capacità di reagire alle sconfitte della vita.
I premi. Premio Oscar alla Miglior regia e al Miglior montaggio.
I premi. Premio Oscar alla Miglior regia e al Miglior montaggio.
Dove e quando. Giovedì 31 maggio alle ore 21:00 su Iris.