Pestiferi gemellini, nuove responsabilità e un Dream Team composto da Cenerentola, la Bella Addormentata e Biancaneve sono tra le armi segrete dello Shrek Terzo di Chris Miller e Raman Hui, una nuova avventura per l'orco verde della DreamWorks, sempre più star, sempre più travolgente.
Il film. Dal momento che Re Harold è tornato ranocchio, Shrek viene designato come erede della corona, ma l'orco non ha nessuna intenzione di mettersi a capo del Regno Molto Molto Lontano. Insieme a Ciuchino e Gatto con gli stivali, Shrek va alla ricerca del principe ereditario e il più accreditato sembra essere Re Artù, un ragazzo piuttosto problematico che frequenta il liceo medievale...
Dietro le quinte. Fu l'italiano Gabriele Pennacchioli, vero fuoriclasse del team Dreamworks responsabile della creazione dei personaggi, a realizzare - per intero - la sequenza incentrata sulla nascita dell'Omino di Zenzero, la quale contiene per altro una citazione del classico L'uomo da sei milioni di dollari. Come detto all'epoca presentando il dvd, molte curiosità si 'nascondono' nei contenuti speciali dell'edizione homevideo del film - come in "Il Ballo di Ciuchino" e "La guida di Shrek per essere buoni genitori" - salvo il fatto che questo è l'unico film della saga in cui non vediamo Fiona nella sua forma umana (visto che in Shrek e vissero felici e contenti appare trasformata in un flashback).
Perché vederlo. Personaggi verdi e animaletti d'ogni genere, ritmo e tempi da musical, dialoghi divertenti e spigliati, tutto questo in un cartone nato e cresciuto per rivolgersi ad un pubblico più adulto. La trama più complicata è indicativa del nuovo orizzonte, di una famiglia che si allarga, ma anche di una inquietudine evidente sin dal nuovo viaggio di Shrek… A prescindere dalla sua meta e dal fatto di aver raggiunto o meno l'obiettivo, il film di Chriss Miller e Reman Hui conferma di avere le carte in regola per godersi la propria posizione per il suo ritmo veloce e la pletora di personaggi accattivanti (nuovi e vecchi).
Il film. Dal momento che Re Harold è tornato ranocchio, Shrek viene designato come erede della corona, ma l'orco non ha nessuna intenzione di mettersi a capo del Regno Molto Molto Lontano. Insieme a Ciuchino e Gatto con gli stivali, Shrek va alla ricerca del principe ereditario e il più accreditato sembra essere Re Artù, un ragazzo piuttosto problematico che frequenta il liceo medievale...
Dietro le quinte. Fu l'italiano Gabriele Pennacchioli, vero fuoriclasse del team Dreamworks responsabile della creazione dei personaggi, a realizzare - per intero - la sequenza incentrata sulla nascita dell'Omino di Zenzero, la quale contiene per altro una citazione del classico L'uomo da sei milioni di dollari. Come detto all'epoca presentando il dvd, molte curiosità si 'nascondono' nei contenuti speciali dell'edizione homevideo del film - come in "Il Ballo di Ciuchino" e "La guida di Shrek per essere buoni genitori" - salvo il fatto che questo è l'unico film della saga in cui non vediamo Fiona nella sua forma umana (visto che in Shrek e vissero felici e contenti appare trasformata in un flashback).
Perché vederlo. Personaggi verdi e animaletti d'ogni genere, ritmo e tempi da musical, dialoghi divertenti e spigliati, tutto questo in un cartone nato e cresciuto per rivolgersi ad un pubblico più adulto. La trama più complicata è indicativa del nuovo orizzonte, di una famiglia che si allarga, ma anche di una inquietudine evidente sin dal nuovo viaggio di Shrek… A prescindere dalla sua meta e dal fatto di aver raggiunto o meno l'obiettivo, il film di Chriss Miller e Reman Hui conferma di avere le carte in regola per godersi la propria posizione per il suo ritmo veloce e la pletora di personaggi accattivanti (nuovi e vecchi).
La scena da antologia. Per amor patrio diremmo la sequenza succitata relativa alla vita del Ginger Bread Man, ma la discesa in campo delle Principesse è probabilmente il momento più memorabile e particolare del film. Un vero cambio di musica… e non solo per la scelta della leggendaria Immigrant Song dei Led Zeppelin (insieme alla Barracuda delle Heart)!
I premi. Siamo lontani dal successo avuto dal primo capitolo, inevitabilmente. A dimostrarlo l'unica vittoria di rilievo fu quella del People's Choice Awards come Miglior film per la famiglia. A meno di non voler considerare quelle dei Golden Trailer Awards (per il Miglior spot TV originale e il Miglior poster di un film d'animazione) o del Kids' Choice Awards per il Miglior doppiaggio (a Eddie Murphy)… o la 'Special Mention' dell'Alliance of Women Film Journalists al sequel che non si sarebbe dovuto fare.
Dove e quando. Alle 21.10 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.