Clint Eastwood racconta un Texas duro, selvaggio, violento, attraversato da un detenuto in fuga, interpretato da Kevin Costner, e dal suo ostaggio un bambino di nome Phillip parte di una famiglia di Testimoni di Geova e dal loro processo di crescita personale e umana.
Un mondo perfetto del 1993 è un film che mescola il tema del viaggio, l’azione e la violenza alla tema del rapporto padre-figlio. Un argomento che il regista americano affronta creando un rapporto speciale tra carceriere e carcerato, tra criminale e ostaggio, tra Costner e il baby interprete, e che ancora più sottilmente si chiede quanto l’autorità – quella espressa da un padre indifferente, o fanatico o violento o dalla stessa giustizia pubblica - sia spesso un morbo che avvelena i rapporti tra persone della stessa famiglia così come quello tra cittadini. Insomma in Un mondo perfetto ritroviamo un grande Eastwood alle prese con difficili temi etici nella sua America più aspra.
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Un mondo perfetto del 1993 è un film che mescola il tema del viaggio, l’azione e la violenza alla tema del rapporto padre-figlio. Un argomento che il regista americano affronta creando un rapporto speciale tra carceriere e carcerato, tra criminale e ostaggio, tra Costner e il baby interprete, e che ancora più sottilmente si chiede quanto l’autorità – quella espressa da un padre indifferente, o fanatico o violento o dalla stessa giustizia pubblica - sia spesso un morbo che avvelena i rapporti tra persone della stessa famiglia così come quello tra cittadini. Insomma in Un mondo perfetto ritroviamo un grande Eastwood alle prese con difficili temi etici nella sua America più aspra.
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Il film. Siamo in Texas nel 1963. Butch Haynes (Costner) e Terry Pugh (Keith Szarabajka) scappano da un carcere statale e nella fuga prendono come ostaggio il piccolo Phillip, un bambino parte di una famiglia di Testimoni di Geova che trascinano con loro. Alle calcagna hanno Red Garnett (Eastwood) un texas ranger che ha un conto in sospeso con Butch e che è molto determinato ad arrestare il fuggitivo. Durante la fuga, tra Butch e Phillip si creerà una dinamica unica, un rapporto di cura e di protezione che vedrà il criminale prendere delle decisioni drastiche pur di proteggere sia il piccolo, che riscoprirà un mondo di divertimenti lontano dalla rigida disciplina nella quale è cresciuto, sia in qualche modo servirà a fare i conti con il se stesso bambino che ha sempre avuto un pessimo rapporto con il proprio padre.


Dietro le quinte. Clint Eastwood non doveva avere il ruolo di Garnett ma Costner lo convinse a interpretarlo lui stesso.
La scena da antologia. Il personaggio di Butch è estremamente carismatico e sono molti i momenti in cui la sua figura cerca di insegnare qualcosa al bambino Phillip. In uno di questi momenti arriva a minacciare Terry spiegandogli, tra ironia e violenza, qual è la differenza realistica tra ‘minacce’ e ‘fatti’, tra chi parla senza concludere poi nulla e chi invece passa veramente all’azione.
Perché vederlo. Un dramma intenso e un’avventura piena di colpi di scena con un protagonista pieno di fascino e carattere.
Dove e quando. Alle ore 21:10 su Paramount Channel.