È in sala con Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, con cui sta confermando la magia del suo tocco. Ma Tim Burton non lo aveva mai perso del tutto, nonostante qualche prova meno convincente. Come dimostra il suo Dark Shadows del 2012, basato sull'omonima soap opera degli anni sessanta creata da Dan Curtis e arricchito dalla presenza di Johnny Depp, Eva Green, Michelle Pfeiffer, Jonny Lee Miller ed Helena Bonham Carter nel cast.
Il film. Nel 1752 Joshua e Naomi Collins, insieme al figlioletto Barnabas, salpano da Liverpool, in Inghilterra, in cerca di una nuova vita negli Stati Uniti. Ma neppure l'oceano è sufficiente a sfuggire alla maledizione che ha colpito la loro famiglia. Due decenni dopo Barnabas si è sistemato nella cittadina di Collinsport, Maine. L'uomo è un ricco playboy, ma compie l'errore fatale di spezzare il cuore della persona sbagliata, la strega Angelique Brouchard, che lo trasforma in vampiro e lo fa seppellire. Dopo duecento anni la tomba di Barnabas viene inavvertitamente aperta liberando il vampiro nel 1972, in un mondo molto diverso da quello di cui aveva memoria. Barnabas fa ritorno a Collinwood Manor per scoprire che la sua casa è andata in rovina, ma che gli eredi della sua eccentrica famiglia vi risiedono ancora. Per risolvere i problemi di famiglia la matriarca Elizabeth Collins Stoddard ha addirittura ingaggiato una psichiatra, la dottoressa Julia Hoffman, che dovrà vedersela con il fratello di Elizabeth Roger Collins, con la figlia adolescente Carolyn Stoddard e col precoce erede di Roger, il piccolo David Collins.
Dietro le quinte. L'ottavo film di Tim Burton con Johnny Depp, il settimo (e ultimo, prima della fine della relazione, nel 2014) con Helena Bonham Carter, il quinto con Christopher Lee e il secondo con Michelle Pfeiffer, che - caso più unico che raro per lei - chiamò il regista per proporsi appena sentito del progetto, soprattutto per esser stata una vecchia fan (come Burton e Depp) della serie del 1966. Come sua abitudine, il regista creò un modellino della Collinwood Mansion, alto circa 10 metri, un terzo della misura reale della casa. Nella quale avrebbero voluto recitare anche Anne Hathaway, Lindsay Lohan e Jennifer Lawrence, tutte provinate per il ruolo di Angelique, poi andato a Eva Green, che la descrisse come "un mix di Bette Davis e Janis Joplin".
Perché vederlo. Perché tra i Tim Burton più recenti, comunemente considerati meno originali di un tempo perché "su commissione", qui si riesce a gustare maggiormente lo humor tipico del regista californiano, per quanto la scelta non abbia soddisfatto granché i fan della serie originaria, ben più seriosa e 'dark'. Purtroppo discontinuo e un po' prolisso, dopo Alice in Wonderland - e in attesa del Miss Peregrine, ben più riuscito - Dark Shadows ha comunque una prima parte capace di catturare lo spettatore e offrirgli un mondo davvero 'alla Burton', con un equilibrio perfetto "tra macchietta e icona", ma con venature coerentemente horror, soprattutto nell'evolversi della vicenda. Che sconta forse qualche debolezza a livello di sceneggiatura, ma decisamente diverte e convince quanto ad ambientazioni e gusto visivo.
La scena da antologia. La cosiddetta "sex fight sequence" girata in una camera d'albergo destinata a essere distrutta (come dichiarato dallo stesso attore) da Eva Green e Johnny Depp, in un crescendo che sembra travolgere lo stesso Barnaby. Tale è la forza dell'amore di Angelique, o di tutto quello che la affascinante tentatrice sembra disposta a mettere in gioco… sin dalle prime 'mosse'. Il seguito è quello che vedete, un balletto erotico sulle note della 'You're The First, The Last, My Everything' di Barry White (coreografato dallo stunt coordinator Eunice Huthart) nel quale la Green arriva ad avvolgere il 'povero' Johnny persino con 4 braccia.
I Premi. Le musiche di Danny Elfman ai BMI Film & TV Awards e Johnny Depp, Blimp Award ai Kids' Choice Awards, furono gli unici premiati del film, più volte nominato (anche come Best Horror agli Empire Awards inglesi) e seconda 'Biggest Disappointment of the Year' dei Golden Schmoes Awards.
Dove e quando. Alle 23.20 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. Nel 1752 Joshua e Naomi Collins, insieme al figlioletto Barnabas, salpano da Liverpool, in Inghilterra, in cerca di una nuova vita negli Stati Uniti. Ma neppure l'oceano è sufficiente a sfuggire alla maledizione che ha colpito la loro famiglia. Due decenni dopo Barnabas si è sistemato nella cittadina di Collinsport, Maine. L'uomo è un ricco playboy, ma compie l'errore fatale di spezzare il cuore della persona sbagliata, la strega Angelique Brouchard, che lo trasforma in vampiro e lo fa seppellire. Dopo duecento anni la tomba di Barnabas viene inavvertitamente aperta liberando il vampiro nel 1972, in un mondo molto diverso da quello di cui aveva memoria. Barnabas fa ritorno a Collinwood Manor per scoprire che la sua casa è andata in rovina, ma che gli eredi della sua eccentrica famiglia vi risiedono ancora. Per risolvere i problemi di famiglia la matriarca Elizabeth Collins Stoddard ha addirittura ingaggiato una psichiatra, la dottoressa Julia Hoffman, che dovrà vedersela con il fratello di Elizabeth Roger Collins, con la figlia adolescente Carolyn Stoddard e col precoce erede di Roger, il piccolo David Collins.
Dietro le quinte. L'ottavo film di Tim Burton con Johnny Depp, il settimo (e ultimo, prima della fine della relazione, nel 2014) con Helena Bonham Carter, il quinto con Christopher Lee e il secondo con Michelle Pfeiffer, che - caso più unico che raro per lei - chiamò il regista per proporsi appena sentito del progetto, soprattutto per esser stata una vecchia fan (come Burton e Depp) della serie del 1966. Come sua abitudine, il regista creò un modellino della Collinwood Mansion, alto circa 10 metri, un terzo della misura reale della casa. Nella quale avrebbero voluto recitare anche Anne Hathaway, Lindsay Lohan e Jennifer Lawrence, tutte provinate per il ruolo di Angelique, poi andato a Eva Green, che la descrisse come "un mix di Bette Davis e Janis Joplin".
Perché vederlo. Perché tra i Tim Burton più recenti, comunemente considerati meno originali di un tempo perché "su commissione", qui si riesce a gustare maggiormente lo humor tipico del regista californiano, per quanto la scelta non abbia soddisfatto granché i fan della serie originaria, ben più seriosa e 'dark'. Purtroppo discontinuo e un po' prolisso, dopo Alice in Wonderland - e in attesa del Miss Peregrine, ben più riuscito - Dark Shadows ha comunque una prima parte capace di catturare lo spettatore e offrirgli un mondo davvero 'alla Burton', con un equilibrio perfetto "tra macchietta e icona", ma con venature coerentemente horror, soprattutto nell'evolversi della vicenda. Che sconta forse qualche debolezza a livello di sceneggiatura, ma decisamente diverte e convince quanto ad ambientazioni e gusto visivo.
La scena da antologia. La cosiddetta "sex fight sequence" girata in una camera d'albergo destinata a essere distrutta (come dichiarato dallo stesso attore) da Eva Green e Johnny Depp, in un crescendo che sembra travolgere lo stesso Barnaby. Tale è la forza dell'amore di Angelique, o di tutto quello che la affascinante tentatrice sembra disposta a mettere in gioco… sin dalle prime 'mosse'. Il seguito è quello che vedete, un balletto erotico sulle note della 'You're The First, The Last, My Everything' di Barry White (coreografato dallo stunt coordinator Eunice Huthart) nel quale la Green arriva ad avvolgere il 'povero' Johnny persino con 4 braccia.
I Premi. Le musiche di Danny Elfman ai BMI Film & TV Awards e Johnny Depp, Blimp Award ai Kids' Choice Awards, furono gli unici premiati del film, più volte nominato (anche come Best Horror agli Empire Awards inglesi) e seconda 'Biggest Disappointment of the Year' dei Golden Schmoes Awards.
Dove e quando. Alle 23.20 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.