Dopo l'exploit del primo film (come dicemmo), il film che consacrò Jennifer Lawrence come star di prima grandezza fu probabilmente il successivo Hunger Games: La ragazza di fuoco di Francis Lawrence, regista dei successivi e che presto rivedremo con la sua eroina nel prossimo Red Sparrow.
Il film. La ragazza di fuoco si apre con il ritorno a casa di Katniss e Peeta. La vittoria agli Hunger Games però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto "Tour di Victor". Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.
Dietro le quinte. Il film dei quattro della saga ad aver incassato più di tutti (oltre 800 milioni di dollari) fu anche quello del quale almeno 48 minuti (incluse le sequenze nell'Arena) vennero girati con macchine IMAX. Un piacere per il regista, che già aveva vinto la concorrenza dei vari Alfonso Cuarón, Alejandro G. Iñárritu, J.A. Bayona, David Cronenberg, Bennett Miller, Tomas Alfredson, Cary Fukunaga, Duncan Jones e Joe Cornish dopo la rinuncia di Gary Ross. Altri grandi nomi 'rifiutati' furono Lindsay Lohan, che aveva espresso la volontà di interpretare la Johanna Mason di Jena Malone, ed Ed Sheeran, che aveva proposto - invano - ben tre canzoni per la colonna sonora. Il più deluso forse però fu Sam Claflin, che purtroppo si ruppe un dito durante le riprese. PS: Per chi fosse interessato, la maggior parte degli abiti indossati da Elizabeth Banks sono creazioni di Sarah Burton per il celebre marchio di Alexander McQueen.
Perché vederlo. Gli spunti interessanti, non banali in un action distopico tanto mainstream, spinsero il film verso il grande successo. Non da soli, certo, ma parlare di stress post traumatico legato a una ragazza tanto giovane e tanto bella fu in qualche forma un atto coraggioso. In fondo, si parla di Rivoluzione. O, almeno, di un percorso che lì porti… Meno teso del precedente, forse, ma probabilmente più epico, questo capitolo secondo ci permette di godere di più dei tanti importanti personaggi. In definitiva, un episodio 'di passaggio' ricco di sequenze comunque notevoli.
Il film. La ragazza di fuoco si apre con il ritorno a casa di Katniss e Peeta. La vittoria agli Hunger Games però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto "Tour di Victor". Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.
Dietro le quinte. Il film dei quattro della saga ad aver incassato più di tutti (oltre 800 milioni di dollari) fu anche quello del quale almeno 48 minuti (incluse le sequenze nell'Arena) vennero girati con macchine IMAX. Un piacere per il regista, che già aveva vinto la concorrenza dei vari Alfonso Cuarón, Alejandro G. Iñárritu, J.A. Bayona, David Cronenberg, Bennett Miller, Tomas Alfredson, Cary Fukunaga, Duncan Jones e Joe Cornish dopo la rinuncia di Gary Ross. Altri grandi nomi 'rifiutati' furono Lindsay Lohan, che aveva espresso la volontà di interpretare la Johanna Mason di Jena Malone, ed Ed Sheeran, che aveva proposto - invano - ben tre canzoni per la colonna sonora. Il più deluso forse però fu Sam Claflin, che purtroppo si ruppe un dito durante le riprese. PS: Per chi fosse interessato, la maggior parte degli abiti indossati da Elizabeth Banks sono creazioni di Sarah Burton per il celebre marchio di Alexander McQueen.
Perché vederlo. Gli spunti interessanti, non banali in un action distopico tanto mainstream, spinsero il film verso il grande successo. Non da soli, certo, ma parlare di stress post traumatico legato a una ragazza tanto giovane e tanto bella fu in qualche forma un atto coraggioso. In fondo, si parla di Rivoluzione. O, almeno, di un percorso che lì porti… Meno teso del precedente, forse, ma probabilmente più epico, questo capitolo secondo ci permette di godere di più dei tanti importanti personaggi. In definitiva, un episodio 'di passaggio' ricco di sequenze comunque notevoli.
La scena da antologia. Sappiamo che tutti vorreste sapere quale sia la miglior scena d'azione o il momento clou del film, e magari rivedere il bacio tra Lawrence e Hutcherson tanto premiato, ma sicuramente lo strip in ascensore di Jena Malone - sapendo che la ventottenne interprete di Johanna Mason fu costretta a girare nell'ascensore del Marriot Marquis Hotel di Atlanta, senza che la produzione potesse ottenere di riservarlo o tenerlo chiuso ed escluso dalla vista del pubblico - potrebbe risultare più interessante a molti curiosi o smemorati.
I premi. la canzone Atlas sfiorò il Golden Globe (sconfitta dalla Ordinary Love degli U2 di Mandela: Long Walk to Freedom), ma il titolo di Miglior Film agli MTV Movie Awards, i Kid's Choice Awards ed Empire Awards (miglior thriller) non sfuggì. Come nemmeno i riconoscimenti per i Costumi, arrivati dall'associazione di categoria e dai Saturn Award, o gli Empire Cinemas Alternative Movie Awards come Miglior Sequel e Miglior bacio sullo schermo (tra Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson).
Dove e quando. Alle 21.20 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.