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Soap italiane?
Com'è noto la soap opera nasce come prodotto radiofonico mattutino, negli Stati Uniti negli anni 30, con "Sentieri". Era destinato a durare il tempo di un bucato a mano, dai 15 ai 30 minuti ed era nato appositamente per promuovere i detersivi.

19.05.2009 - Autore: Laura Pinzauti
E\' finito il tempo in cui ci si stupiva del successo delle soap italiane. Da quando Un posto al sole con le vicende della Famiglia Palladini, è entrato inaspettatamente nel cuore degli spettatori italiani, è cominciato il momento della riscossa per le soap italiane. E allora anche prodotti di inferiore qualità, in termini di recitazione e sceneggiatura, come Vivere, Cento Vetrine e Ricominciare hanno conquistato la loro fetta di ascolto. Ma si può veramente parlare di soap italiana? Com\'è noto la soap opera nasce come prodotto radiofonico mattutino, negli Stati Uniti negli anni 30, con Sentieri. Era destinato a durare il tempo di un bucato a mano, dai 15 ai 30 minuti ed era nato appositamente per promuovere i detersivi. Spesso raccontava storie di donne afflitte da problemi familiari e andava avanti fino a quando riscontrava successo di pubblico, a differenza della telenovela che dura solo una stagione televisiva. Le soap opera di oggi hanno un budget molto alto, che permette di girare molte scene in esterni, come Beautiful che in questa stagione è stato ambientato in parte in Italia. Non si può dire che le recenti produzioni italiane non abbiano tenuto conto del modello americano. Sono state chiaramente adattate alla realtà italiana. Nella famiglia Gherardi, di Vivere, il capo famiglia Alfio possiede il più importante setificio della città, dove lavora anche il figlio Andrea, che però ha anche costituito una nuova linea di moda che subisce la concorrenza della sua ex collaboratrice ed amante Eva Bonelli, fondatrice della Eva Futura. Due case di moda, che si combattono all\'ultimo sangue,la moglie del capo famiglia, Letizia Visconti, che in termini di perfidia, non ha niente da invidiare a Stephanie Forrester, esempi lampanti dell\'influenza del modello Beautiful, anche se ridotti in termini di budget, scene , esterni, recitazione... Più originale è Un posto al Sole, che pur nascendo da un format australiano della Grundy del programma Neighbours,a sua volta ispirato ad una serie inglese degli anni 60 Coronation Street, ha saputo fin dall\'inizio distanziarsi dall\'originale, inserendo delle tematiche sociali tipicamente italiane, fino a sembrare in tutto e per tutto un prodotto autoctono. Per quanto riguarda le recenti produzioni, Cento Vetrine, in onda su canale 5 dopo Beautiful e Ricominciare, in onda su Rai Uno alle 14, alla stessa ora della fortunata soap americana, non ci sono grossi sconvolgimenti. La prima racconta di un centro commerciale di Torino, attorno al quale ruotano dei personaggi mediocri, con vicende molto scialbe e poco coinvolgenti. Manca un filo conduttore generale. Ricominciare racconta della vicenda di una famiglia potente, di Perugia, i Vallesi proprietari di una casa editrice in crisi. Evidente la voglia della Rai di sfornare un prodotto simile a Vivere. Lo dimostra la scelta di ambientarla in una piccola città come quella di Perugia e quella di scegliere come protagonista una famiglia borghese, molto disastrata.